Sarebbe stato un movimento di
iperflessione o iperflessione combinata con forze di rotazione
del segmento cervico-toracico", il "chokehold", a causare la
morte di Liliana Resinovich. Lo riporta la relazione
medico-legale che parla di una "manovra di afferramento da tergo
con incavo dell'avambraccio dell'aggressore che avvolge il
collo". Una combinazione tra movimento e forze "prospettabile in
caso di soffocazione esterna diretta con afferramento e
compressione almeno di una parte del volto, specie se inserita
in un contesto di colluttazione o comunque di movimenti compiuti
dalla donna nel tentativo di divincolarsi e di immobilizzare da
parte dell'aggressore".
Sarebbe stata questa manovra a causare la "frattura
perimortale alla faccetta articolare superiore sinistra della
vertebra toracica T2" rilevata sul corpo di Liliana. Si tratta
di una frattura con aspetto perimortale, cioè la lesione è stata
prodotta quando l'osso manteneva ancora le sue proprietà
elastiche e, dunque, in un momento poco prima o poco dopo il
decesso.
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