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A Trieste la mostra degli abiti che le donne indossavano quando sono state aggredite

A Trieste la mostra degli abiti che le donne indossavano quando sono state aggredite

L'esposizione al Palazzo di Giustizia. Contro la vittimizzazione secondaria

TRIESTE, 08 marzo 2025, 09:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'abito non può essere un attenuante in un processo per abuso e per violenza sessuale. A ricordarlo, alla vigilia della festa della donna, ci pensa una mostra allestita da oggi e per una settimana, nell'atrio e sullo scalone monumentale del Palazzo di giustizia di Trieste.
    "Com'eri vestita? L'abito non è un alibi", è il titolo della mostra, contro la vittimizzazione secondaria delle vittime di stupro. Alla presentazione erano presenti i vertici del Tribunale, della Procura e di alcune organizzazioni della magistratura.
    Gli abiti che sono ben visibili indossati da manichini, come spiega Laura Carlini Fanfogna, tra le organizzatrici dell'iniziativa, sono gli stessi che indossavano alcune donne quando sono state aggredite.
    L'intenzione dunque è quella di "avere figure femminili che ci vengono incontro abbigliate com'erano nel momento dell'aggressione. Ciascuna di loro - prosegue Carlini Fanfogna - ci racconta la sua storia e quindi da un lato è scientificamente precisa e dall'altro può suscitare molte emozioni perché è come incontrare molte persone dal vivo".
    Nel corso di una breve conferenza stampa è stato ricordato il caso degli orrori legati a Dominique Pelicot.
   

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