La prontezza di riflessi di una
coppia di ultrasettantenni ha permesso di cogliere in flagranza
di reato due giovani di 20 anni, residenti in un'altra regione,
che, utilizzando un'auto a noleggio, erano a Gorizia proprio per
compiere una truffa a persone anziane, con il metodo del "finto
Carabiniere o finto avvocato". Il fatto risale ad alcuni giorni
fa, i due truffatori sono stati arrestati dai Carabinieri della
Compagnia di Gorizia.
Il raggiro è quello solito: un finto maresciallo dei
Carabinieri telefona alla potenziale vittima, anziana,
raccontandogli che uno stretto parente è stato coinvolto in un
sinistro stradale, nel quale ha provocato gravi lesioni a
un'altra persona, spesso un bambino, e per questo rischia
l'arresto. Salvo che la parte lesa non venga immediatamente
risarcita del danno subito, anche parzialmente. A quantificare
la somma di denaro è sempre un'altra persona, un complice che
dopo l'introduzione del caso fatta dal finto maresciallo
contatta l'anziana vittima recandosi nella sua abitazione per
chiedergli di consegnare tutto il denaro e i valori che ha in
casa, dileguandosi subito dopo.
Vittime stavolta erano un anziano e sua moglie che alla prima
telefonata hanno avvisato i Carabinieri veri. Quando questi
ultimi sono giunti all'abitazione della coppia hanno trovato uno
dei due presunti truffatori che si stava allontanando. Lo hanno
seguito fino a quando ha raggiunto il presunto complice che
aspettava a bordo di un'auto pronto e insieme sono fuggiti. Sono
stati però arrestati la sera stessa e chiusi nel carcere di via
Barzellini. Dopo la convalida dell'arresto, ai due il Gip ha
imposto la permanenza nei loro comuni di residenza.
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