L'europarlamentare Susanna
Ceccardi (Lega) è intervenuta in aula al Parlamento europeo nel
dibattito 'sulla situazione in Venezuela' per chiedere di
riconoscere presidente il leader dell'opposizione Edmundo
Gonzàlez.
"Questo Parlamento ha il dovere di alzare la voce contro un
governo, quello venezuelano, che ha cancellato ogni traccia di
democrazia, violato i diritti civili e lasciato un'intera
popolazione a soffrire fame, miseria e disperazione - ha detto
Ceccardi in plenaria a Strasburgo -. Il Venezuela, un tempo una
delle nazioni più prospere dell'America Latina, è stato
devastato da anni di dittatura e repressione sotto il regime
comunista di Maduro e le elezioni truccate che continuano a
verificarsi rappresentano solo l'ennesimo capitolo di una lunga
serie di frodi. Migliaia di oppositori politici sono stati
perseguitati, imprigionati o costretti all'esilio. La libertà di
stampa è stata messa a tacere, i manifestanti pacifici sono
stati repressi con violenza brutale e il Paese è precipitato in
condizioni economiche e sociali inaccettabili".
"Maduro non ha soltanto devastato la vita dei suoi cittadini,
il suo regime rappresenta una minaccia per la stabilità
dell'intera regione. Il suo controllo autoritario sulle
istituzioni, l'uso della forza militare contro il proprio popolo
e i legami con organizzazioni criminali e regimi corrotti non
possono e non devono essere più tollerati. Eppure in Occidente
la sinistra tace o minimizza quello che sta accadendo in
Venezuela. L'Europa ora deve agire: emettere sanzioni mirate
contro il regime di Maduro e offrire un sostegno concreto alle
forze democratiche in Venezuela. Dobbiamo inviare un messaggio
forte e chiaro: l'Europa non resterà in silenzio di fronte alla
tirannia. Viva il popolo venezuelano", ha concluso Ceccardi.
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