BRUXELLES - La deroga al Patto di stabilità attraverso le clausole di salvaguardia nazionali destinata all'aumento delle spese per la difesa dovrà rispettare il tetto dell'1,5% del Pil ed essere applicata solo per quattro anni. In questo modo, hanno spiegato oggi gli esperti della Commissione Ue, da un lato si potrà fare fronte alla "necessità di aumentare la spesa per la difesa" e dall'altro si potrà assicurare "di non far saltare completamente le nostre finanze pubbliche" poichè il debito aggiuntivo sarà "limitato". "Supponendo che gli Stati membri aumentino gradualmente gli investimenti per la difesa in quattro anni - hanno osservato gli esperti di Bruxelles - ci aspettiamo che la spesa cresca complessivamente di circa 650 miliardi di euro".
Una stima prudenziale ma realistica poichè teoricamente lo spazio di manovra aggiuntivo che sarà concesso ai Paesi membri avrebbe un valore annuo di 257 miliardi. "Questo spazio fiscale aggiuntivo potrà essere utilizzato solo per spese di difesa" hanno sottolineato le stesse fonti ricordando che la definizione di difesa sarà "allineata", anche se "non del tutto uguale", alla definizione adottata della Nato. "Solo gli aumenti della spesa per la difesa possono essere una ragione valida per deviare dal percorso correttivo che il Consiglio Ue ha stabilito per gli stati membri nell'ambito della procedura per disavanzo eccessivo", hanno aggiunto le fonti. "La procedura di deficit eccessivo continuerà a funzionare normalmente", ha detto ancora.
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