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Lo 'Sceriffo' torna libero, il paese non lo vuole e si ribella

Lo 'Sceriffo' torna libero, il paese non lo vuole e si ribella

Polemiche intorno all'indagato per la scomparsa di Daniela Ruggi

BOLOGNA, 07 marzo 2025, 12:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Domenico Lanza, noto come lo Sceriffo, unico indagato per la scomparsa di Daniela Ruggi, sull'Appennino Modenese, ha trascorso fra le polemiche il suo primo giorno da uomo libero. Dopo essere stato scarcerato (era stato arrestato per l'accusa di possesso di armi), visto che la sua casa di Polinago è sotto sequestro nell'ambito dell'indagine della giovane donna scomparsa, è stato ospitato dal parroco del paese. Ma gli abitanti si sono sollevati, costringendo il parroco a trovare un'altra sistemazione protetta. Lo racconta l'edizione modenese del Resto del Carlino.
    Mentre era scattata la caccia all'uomo da parte delle troupe televisive dei programmi che seguono con attenzione il caso, i genitori di alcuni bambini della vicina scuola si sono rivolti alla sindaca. Alla fine lo Sceriffo si è di nuovo spostato.
    "Spiace constatare - ha detto al giornale l'avvocato Fausto Gianelli - come appena assaporata la gioia della libertà, abbia dovuto fare i conti con l'amarezza delle piccole cattiverie che alcuni suoi compaesani hanno ritenuto di dedicargli".
    Il 31 marzo ci sarà l'udienza per discutere la richiesta di patteggiamento nel procedimento che lo vede imputato per la detenzione illegale di armi
   

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