REGGIO EMILIA, 06 MAR - È stato portato in carcere dopo che la condanna per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate nei confronti della moglie e della figlia, è diventata definitiva. In manette un 46enne oggi residente a Guastalla, nella Bassa Reggiana, condannato a 2 anni e 6 mesi - oltre alle pena accessoria della sospensione della patria potestà per 4 anni e 6 mesi - per episodi di violenze fisiche e vessazioni risalenti al 2020 a Suzzara, nel Mantovano. Ma i maltrattamenti, stando a quanto raccolto dall'accusa, si sono ripetute anche nel Reggiano, dopo il trasferimento del nucleo familiare.
Nel maggio 2023, l'uomo venne sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento e dell'allontanamento dalla casa. Secondo gli inquirenti, picchiandola e offendendola, obbligava la figlia di 11 anni a prendersi cura dei fratellini a dare loro il latte, cambiare i pannolini e a svolgere le pulizie. E in diversi casi, avrebbe rinchiuso in camera moglie e figlia. L'uomo aveva impugnato la sentenza di primo grado, ma la corte d'Appello di Brescia il 31 ottobre scorso ha dichiarato inammissibile il ricorso e la condanna è passata in giudicato.
Il tribunale ordinario di Mantova, il 28 febbraio scorso, ha emesso dunque l'ordine di carcerazione. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri di Guastalla.
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