BOLOGNA, 06 MAR - Sarà a Palazzo d'Accursio a Bologna, da domani al 23 marzo la mostra 'Cessate il fuoco 2005-2025. Vent'anni di battaglie per i diritti umani', che ripercorre l'impegno artistico e civile di Gianluca Costantini.
L'esposizione, a cura di Lorenzo Balbi, allestita in Manica Lunga e Sala Ercole del palazzo comunale, vuole essere "un abbraccio al popolo palestinese" ed è stata "voluta fortemente dal sindaco, Matteo Lepore, che ha visionato in anteprima tutti i disegni e le opere. Ogni disegno manda un messaggio politico", spiega l'artista che con il suo tratto incisivo, ha dato voce a storie di resistenza e denuncia, restituendo volti e nomi a chi combatte contro le ingiustizie.
L'immagine guida della mostra è dedicata a Rahaf Ziad Abu Suweirh, una bambina palestinese morta d'infarto dopo un bombardamento. Il suo volto, impresso con delicatezza e dolore, diventa un simbolo universale delle devastazioni della guerra.
In Sala Ercole, la mostra ripercorre le sue campagne più emblematiche: dal ritratto di Patrick Zaki, allo spazio dedicato a Giulia Cecchettin, ai lavori sui giornalisti incarcerati in Eritrea con Pen International, fino alle illustrazioni per la campagna "Donna, Vita, Libertà", a sostegno delle proteste in Iran, nate in seguito alla morte di Mahsa Amini e diventate simbolo delle proteste contro il regime. E ancora, le opere realizzate per le campagne di Amnesty International, i disegni esposti sulla nave Ocean Viking di Sos Méditerranée, e dedica una sezione ai giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023, un progetto realizzato in collaborazione con il Committee to Protect Journalists (CPJ) di New York.
In mostra anche tre graphic novel: Zodiac, realizzato con l'artista cinese Ai Weiwei e la sceneggiatrice Elettra Stamboulis; Libia, nato dalla collaborazione con la giornalista Francesca Mannocchi; e Julian Assange e WikiLeaks, dedicato alla libertà d'informazione.
L'invito di Rita Monticelli, consigliera comunale con delega ai Diritti e al dialogo interreligioso è di "visitare la mostra di questo artista attivista con attenzione" perché "ci danno la possibilità di vedere e di prendere posizione". "L'arte è importante e non è solo arte per arte ma ci consente di superare dei limiti - conclude - e il limite da superare oggi è quello del silenzio".
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