BOLOGNA, 28 FEB - Nel 2024 il volume d'affari a prezzi correnti del settore costruzioni ha subito, in Emilia-Romagna, una riduzione del -2,3%, la prima dopo tre anni di crescita. È quanto emerge dall'indagine sulla congiuntura del comparto condotta dalle Camere di commercio e Unioncamere regionale secondo cui "si tratta della flessione più importante dell'ultimo decennio, se si esclude la caduta registrata nel 2020 a seguito della pandemia".
In base ai dati raccolti, le piccole imprese, ossia quelle con meno di 9 dipendenti, hanno registrato una flessione del volume d'affari pari al 4,9% mentre le medie imprese, fino a 49 dipendenti, hanno riportato una contrazione dell'1,6%. In crescita del 3%, invece, i volumi delle aziende con più di 50 dipendenti: "un ritmo dimezzato - viene sottolineato nello studio - rispetto a quello del 2023".
A livello complessivo, lo scorso anno, le imprese di costruzioni in regione sono aumentate di 871 unità, "il valore più contenuto degli ultimi quattro anni" e il totale delle imprese registrate nel settore si è portato a quota 70.115.
Guardando al valore aggiunto reale delle costruzioni questo, nel 2024, è avanzato dell'1,6%, con un incremento "dimezzato rispetto al 2023" seppur risultato "trainante della crescita regionale. Secondo la stima elaborata a gennaio da Prometeia in "Scenari per le economie locali" nel 2025 il valore aggiunto del settore dovrebbe subire un arretramento del -2,7%, portando il valore aggiunto delle costruzioni ad essere superiore del 4,6% rispetto al 2000, ma inferiore di quasi un quarto rispetto al 2007".
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