"Il carcere è come la giungla
amazzonica, come un paese in guerra, un'isola remota, un luogo
estremo dove la sopravvivenza è la priorità e i sentimenti
primari sono nitidi".
Daria Bignardi fotografa così, nel suo libro 'Ogni prigione è
un'isola', la realtà del carcere, dalla descrizione degli
ambienti, strutture per lo più fatiscenti, alle testimonianze
intime narrate da chi il carcere lo ha vissuto per davvero,
siano essi detenuti, agenti di polizia penitenziaria o
direttori. Un viaggio nell'isolamento, anche interiore, che non
risparmia nessuno.
La giornalista e conduttrice presenterà il volume lunedì 3
marzo a Bologna, nella piazza coperta della Sala Borsa, un
appuntamento organizzato dall'Osservatorio 'diritti umani,
carcere ed altri luoghi di privazione della libertà' della
Camera penale di Bologna 'Franco Bricola' e dall'associazione
culturale 'Extrema Ratio'. Sarà un dialogo a due voci tra
l'autrice e Luca Sebastiani, avvocato del Foro di Bologna e
componente dell'Osservatorio Carcere. L'intento, viene spiegto è
quello di accendere i riflettori sulla situazione endemica del
sovraffollamento carcerario e sul drammatico fenomeno dei
suicidi in carcere, "il cui numero negli ultimi anni ha ormai
raggiunto dati allarmanti e intollerabili. Dall'inizio del 2024
ad oggi si sono verificati ben 104 suicidi, un tragico contatore
di vite umane che non possiamo più ignorare".
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