A Palazzo dei Diamanti è cominciato l'allestimento della mostra "Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso". La rassegna inaugurerà il 12 ottobre e costituisce la seconda tappa di una più ampia indagine del tessuto culturale e artistico intitolata "Rinascimento a Ferrara 1471-1598: da Borso ad Alfonso II d'Este", vale a dire la stagione compresa tra l'elevazione della città a ducato e il suo passaggio dalla dinastia estense al diretto controllo dello Stato Pontificio.
Naturale prosecuzione di "Rinascimento a Ferrara. Ercole de' Roberti e Lorenzo Costa", l'esposizione ripercorre le vicende artistiche del primo Cinquecento a Ferrara, dagli anni del passaggio di consegne da Ercole I d'Este al figlio Alfonso I (1505) fino alla morte di quest'ultimo (1534), committente raffinato e di grandi ambizioni, capace di rinnovare gli spazi privati della corte come quelli pubblici della città. "Il Cinquecento a Ferrara", a cura di Vittorio Sgarbi e Michele Danieli con la direzione di Pietro Di Natale, accompagnerà il visitatore attraverso una stagione ricca, dove l'antico e il moderno, il sacro e il profano, la storia e la fiaba si fondono in un mondo figurativo che può definirsi, in una parola, ferrarese. La mostra è organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d'Arte del Comune di Ferrara con il contributo della Regione Emilia-Romagna, il patrocinio del Ministero della Cultura in collaborazione con la Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura e con il sostegno della Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura.
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