Nel 2024 ogni dieci minuti una donna è stata uccisa dal proprio partner o da un familiare. Solo in Italia, sono 114 i femminicidi compiuti durante lo scorso anno. Sono i numeri da bollettino di guerra che UN Women Italy, il comitato nazionale dell'ente delle Nazioni Unite dedicato all'uguaglianza di genere e all'empowerment delle donne, ha presentato in anteprima nel nuovo Forum ANSA alla vigilia della Giornata internazionale della donna, in diretta streaming sul canale Donne di ANSA.it.
Un rapporto - diviso nei quattro macro temi Infanzia e istruzione, Violenza, Povertà, Lavoro e rappresentanza - che denuncia anche come una donna ogni 8 tra i 15 e 50 anni nel mondo dichiari di essere stata vittima di violenza sessuale e psicologica da parte del partner. In Italia la percentuale tocca il 18,8% per le violenze sessuali, mentre il 15% delle donne dichiara di aver subito molestie sul lavoro. Colpiscono anche i dati sulle bambine sottoposte alla crudele pratica della mutilazione dei genitali: 230 milioni nel mondo, ma anche in Italia le vittime sono ben 92.600, di cui 8.200 sono minorenni.
Se nessun Paese al mondo offre pari opportunità alle donne, nemmeno le economie più ricche (le donne, dicono i dati, guadagnano 77 centesimi per ogni dollaro che va agli uomini, pur con lavoro di pari valore) e se sono circa 120 milioni le ragazze nel mondo cui è negato l'accesso a un'istruzione, anche in Italia il tasso di occupazione femminile (53,5%) si dimostra significativamente inferiore a quello maschile (72%). Un divario che ci posiziona tra gli ultimi Europa. Non solo.
Il gap retributivo di genere, in alcuni settori, supera il 20%. Una precarietà lavorativa che si riflette anche nelle pensioni, con assegni mediamente inferiori del 44%. Nelle posizioni ai vertici delle aziende, poi, solo il 21,1% dei dirigenti e il 32,4% dei quadri sono donne. Anche nella politica la rappresentanza femminile negli organi legislativi è bassa, con appena il 26%. Ma le donne sono le più colpite anche dalla povertà e dalle conseguenze della crisi climatica.
Sono infatti 47,8 milioni in più, rispetto agli uomini, le donne che soffrono di insicurezza alimentare moderata o grave nel mondo. Entro il 2050, dicono i dati, il cambiamento climatico potrebbe spingere verso condizioni di povertà estrema fino ad altri 158 milioni di donne e ragazze, 16 milioni in più rispetto agli uomini e ai ragazzi.
Darya Majidi: 'UN Women Italy al lavoro per la parità di genere'
"In nessun Paese del mondo è stata raggiunta la parità di genere. Vuol dire che la metà della popolazione mondiale non gode degli stessi diritti dell'altra metà. C'è bisogno di un lavoro corale per impattare lo status quo". A dirlo, al Forum ANSA alla vigilia della Giornata internazionale della donna, in diretta streaming sul canale Donna di ANSA.it, è Darya Majidi, imprenditrice e presidente di UN Women Italy, il comitato nazionale accreditato dalle Nazioni Unite, che supporta UN Women nel nostro Paese sulle tematiche di uguaglianza di genere ed empowerment femminile.
Nata nel 2011, UN Women si occupa di programmi, politiche e standard a sostegno dei diritti umani delle donne, assicurando che ogni donna ragazza possa vivere appieno il proprio potenziale. Opera nel mondo con proprie sedi territoriali attraverso partnership con 13 comitati nazionali. Il comitato italiano, racconta la presidente, "è stato ufficialmente presentato il 4 ottobre 2024 al G7 pari opportunità di Matera", con "un board d'eccellenza".
"Tra i nostri propositi - spiega - raccogliere fondi dal settore privato in Italia a sostegno degli obiettivi di UN Women per l'uguaglianza delle donne. sostenere le relazioni con il governo" e "impegnarsi in advocacy per aumentare la visibilità di Un Women e del suo mandato". "Bisogna lavorare sulla cultura", prosegue, raccontando gli appuntamenti in programma, come il 30/o anniversario della IV Conferenza Mondiale sulle Donne e l'adozione della Dichiarazione e piattaforma d'azione di Pechino (10-21 marzo); la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne e la campagna Orange the world (25 novembre); ed Heforshe, il movimento globale di solidarietà a favore della parità di genere che pone gli uomini in prima linea per guidare il cambiamento insieme alle donne (7 maggio). "Un lavoro importante che dobbiamo fare - conclude - è sui giovani e poi proprio sugli uomini, perché tanto dipende dalla loro volontà".
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