/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il film Womeness racconta cinque grandi donne, dal femminismo storico a oggi

Il film Womeness racconta cinque grandi donne, dal femminismo storico a oggi

Nel film di Yvonne Sciò i ritratti da Emma Bonino alla vedova di Balthus

ROMA, 05 marzo 2025, 18:43

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

   La musicista iraniana Sussan Deyhim, l'artista Tomaso Binga alias Bianca Menna, Setsuko Klossowska de Rola, pittrice e scultrice giapponese, vedova del pittore Balthus. E poi ancora due immense: la scrittrice Dacia Maraini e la parlamentare e attivista Emma Bonino. Sono le cinque donne protagoniste del film documentario Womeness, scritto e diretto da Yvonne Sciò, prodotto da Magic Moments con Luce Cinecittà che esce l'8 marzo su Sky Arte alle 21.15 e poi sarà in streaming su Now e disponibile on demand.

    Attraverso le loro storie, tra la memoria che torna a galla grazie al suggestivo materiale d'archivio recuperato in quel giacimento prezioso del Luce e le riflessioni sull'oggi, "il filo rosso del coraggio, del sentire il proprio tempo e di interpretarne i cambiamenti", dice all'ANSA Yvonne Sciò, offre una chiave di lettura sulle donne in occasione della Giornata internazionale dell'8 marzo.

    All'anteprima del 4 marzo all'Ara Pacis a Roma, presenti tanti ospiti legati al mondo dell'arte, sono state proprio le parole di Maraini e Bonino, con messaggi videocollegati ad emozionare, nella consapevolezza che proprio i loro due percorsi sono stati costì tanto significativi da diventare modelli ispirazionali per le nuove generazioni. Con lucidità l'eterna combattente Bonino, 76 anni, si rivolge agli uomini "è da loro che mi aspetto una svegliata" perchè la piaga del femminicidio non sia altro da loro. "Ci vediamo in qualche piazza" dice Bonino dopo aver sottolineato che l'Italia in 40 i è cambiata completamente, ma tanta strada ne rimane da fare e dobbiamo difendere quello che abbiamo ottenuto con le unghie e con i denti perché è fragile. Non voglio deprimervi, ma vi voglio invitare all'impegno. Se cambiare si può, tentare si deve", mentre Maraini, 88 anni, con limpido acume invita ad andarci sì l'8 marzo ma anche il 15 (la manifestazione per l'Europa nrd.).

    "Siamo nei giorni dell'8 marzo, ha aggiunto Dacia Maraini, "che è diventato un giorno per andare a cena insieme e regalare la mimosa, ma che in realtà festeggia il ricordo di 146 donne bruciate vive in una fabbrica perché il padrone le aveva chiuse dentro. Troppe volte i diritti delle donne sono stati negati. Ma con il '68 e il femminismo le cose sono cambiate. È stata una rivoluzione pacifica, non economica ma di costume, che ha investito anche la legislazione, con le nuove leggi sullo stupro, sul delitto d'onore, sullo jus corrigendi, il diritto dell'uomo di correggere con la forza moglie e figli, leggi che sono state cancellate. Una grande rivoluzione pacifica, un movimento che ha scosso il mondo intero. Oggi dobbiamo fare i conti con tante nuove paure, tra cui quella della pandemia, queste paure hanno scoraggiato la voglia di cambiare il mondo, il futuro ci sembra oscuro e incomprensibile. Non possiamo pensare all'Europa come a un giardino privilegiato. Il cambiamento climatico è davanti ai nostri occhi. La nostra identità è messa a dura prova. Le donne hanno tutto l'interesse a sostenere l'Europa e anche io mi appello alle giovani donne perché pretendano diritti civili e culturali".

    Yvonne Sciò, al terzo docu film, emozionatissima ha ringraziato la presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, mentre Roberto Pisoni di Sky, che trasmetterà il documentario in esclusiva, ha sottolineato come Yvonne sia "una vera indipendente, un esempio per i documentaristi italiani. Trova fili tra le storie e i personaggi che racconta attraverso le emozioni". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza