Dal 23 marzo al 28 luglio i Musei
Reali di Torino ospitano nelle Sale Chiablese una mostra
dedicata al Guercino, protagonista del panorama artistico
italiano della prima metà del '600. L'esposizione 'Guercino, il
mestiere del pittore' riunisce oltre 100 opere tra dipinti,
incisioni e disegni del maestro emiliano e di artisti coevi come
i Carracci, Guido Reni e Domenichino che contribuirono a
diffondere l'arte barocca in Italia. Le opere esposte nelle 11
sezioni tematiche provengono dalle collezioni sabaude e da più
di 30 importanti musei e collezioni nazionali e internazionali,
tra cui il Museo del Prado di Madrid.
In un momento di grande attenzione verso il Guercino, la mostra
affronta il tema del mestiere di pittore in relazione alla
committenza, al mercato e al pubblico, argomenti generalmente
poco trattati. L'esposizione, curata da Annamaria Bava dei Musei
reali di Torino e da Gelsomina Spione dell'Università di Torino,
è stata presentata a Roma presso il ministero della Cultura dove
è stata sottolineata l'importanza e la ricchezza della mostra le
cui opere ripercorrono l'attività e l'arte di Guercino dalla sua
formazione alla piena maturità, grazie a capolavori di primo
piano, alcuni dei quali (il ciclo Ludovisi) ricongiunti per la
prima volta a Torino dopo 400 anni.
"Questa mostra è uno dei più importanti e ambiziosi progetti
dei Musei Reali di Torino - ha commentato Mario Turetta,
direttore dei Musei Reali - e si inserisce in un programma
culturale più ampio di celebrazioni dedicate al pittore, come
l'inaugurazione delle Gallerie di Cento, città natale di
Guercino, e la mostra autunnale alle Scuderie del Quirinale sul
ciclo Ludovisi". "E' una mostra di grande rilievo, uno dei
momenti clou del 2024 - ha dichiarato Massimo Osanna, direttore
generale Musei - che si inserisce in un momento di grande
scoperta sui pittori emiliani. La mostra ha un taglio nuovo,
elaborato, con approfondimenti sul metodo pittorico degli
artisti, su come lavorano, anche su aspetti inediti come quelli
economici, dando una visione più ampia sul periodo storico e
culturale del '600". "La mostra nasce per valorizzare il
patrimonio sterminato della grande pittura emiliana del '600 -
ha commentato la curatrice Annamaria Bava dei Musei Reali di
Torino - che la straordinaria collezione sabauda omaggia e dove
ha un posto d'onore l'arte di Guercino". "L'esposizione è anche
il risultato di una forte sinergia tra i Musei Reali e
l'Università di Torino", ha infine commentato la curatrice
Gelsomina Spione dell'Università di Torino.
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