Artisti italiani e marchigiani,
che hanno caratterizzato l'Ottocento italiano dal Romanticismo
alla scoperta del paesaggio dal vero, sono esposti a Palazzo
Baviera a Senigallia (Ancona) alla originale e interessante
mostra dal titolo "Sguardi sull'Ottocento. Arte Italiana nelle
collezioni marchigiane" visitabile fino al 3 novembre.
La mostra offre ben 60 dipinti, esposti in quattro sale che
restituiscono una meritata eccellenza a pittori riscoperti solo
negli ultimi dieci anni. Non si tratta, però e soltanto, "di una
mostra sull'Ottocento marchigiano, ma - sottolinea la curatrice
Gabriella Mazzocch - di una mostra sulla pittura dell'Ottocento,
conservata nei Musei ed in alcune collezioni di privati della
Regione".
Alcune opere provengono dalla Pinacoteca Civica F. Podesti di
Ancona, da Palazzo Mosca - Musei Civici di Pesaro, da Palazzo
Buonaccorsi di Macerata, dalla Pinacoteca Civica di Ascoli
Piceno e dalla Pinacoteca del Comune di Montefortino, altre da
collezioni private e alcune opere vengono esposte per la prima
volta in questa occasione. La sequenza dei maestri in
esposizione - scrive la curatrice - "traccia un percorso che
pone a confronto la nobile produzione della pittura di figura
con la rivoluzione della pittura di paesaggio e con i ritratti
di stampo macchiaiolo".
Esposta anche una tavola, dipinta ad olio, dell'importante
pittore di Ancona Francesco Podesti (Ancona 1800-Roma 1895). La
tavola è ciò che resta dell'antico palazzo romano: "un modello
preparatorio da cavalletto di uno dei celebri affreschi eseguiti
dopo il 1836 dallo stesso Podesti". Affresco celebrante "Il
Trionfo di Nettuno" che costituiva uno dei riquadri nella volta
della Galleria intitolata ad Ercole e Lica. Dove, appunto
nell'esedra, era collocato scenograficamente il gruppo scultoreo
di Antonio Canova".
Si può ammirare anche un quadro di Francesco Paolo Michetti
(Tocco a Casauria PE 1851 - Francavilla Mare 1929) che evoca la
fraterna e profonda amicizia con Gabriele d'Annunzio, sono due
pecore con un ragazzo che sembrano rimandare alla celeberrima
poesia "I miei pastori": "Settembre, andiamo. È tempo di
migrare. Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori lascian gli
stazzi e vanno verso il mare..".
Tra gli artisti di cui si possono ammirare le opere troviamo
Gioacchino Toma, Filippo Palizzi, Raffaele Sernesi, Giuseppe De
Nittis, Federico Rossano, Ciardi Guglielmo, Beppe ed Emma,
Filippo Boni, Barbada Mariotti, Mosè Bianchi, Giuseppe Vaccaj,
Giulio Gabrielli, Gualtiero Baynes, Fortunato Duranti, Giacinto
Gigante, Vito D'Ancona, Odorardo Borrani, Telemaco Signorini,
Domenico Morelli, Silvetro Lega, Giovanni Fattori, Giacomo
Favretto, Angelo Morbelli, Giovanni Boldini, Vincenzo Irolli,
Nazzareno Orlandi, Ettore Tito, Raffaele Armenise e Domenico
Ferri.
Tre le sezioni: 'dalla pittura di storia all'Unità', con
opere di stampo accademico, come Il Trionfo di Nettuno di
Francesco Podesti, fino alla risorgimentale Sedia con bandiera
di Gioacchino Toma. 'La poetica del vero' dedicata alla pittura
di paesaggio con i dipinti tra gli altri di Filippo Palizzi,
Manipolo d'erba fiorita in bocca a un bove e Bovi
all'abbeveratoio, eseguiti en plein air, l'inedito Paesaggio
marino del macchiaiolo Raffaello Sernesi e molti altri. Infine
'I volti e le persone' dedicata al tema del ritratto e della
pittura di figura, come l'inquieto Autoritratto romantico di
Fortunato Duranti e i due capolavori di Francesco Podesti quale
il magnifico Ritratto dei Fratelli Busca e l'intenso e
anticonformista Ritratto di Mariano Ploner. Una presenza
importante è quella del napoletano Giacinto Gigante con Fedeli
in preghiera nel santuario di San Michele al Gargano.
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