Nove appuntamenti orchestrali,
cinque concerti da camera e cinque recital pianistici con
programmi che spaziano dalla musica antica alla contemporaneità:
sono i numeri della prossima stagione concertistica di Ferrara
Musica, annunciata dal direttore artistico Enzo Restagno. Si
inizia il 19 settembre con l'esecuzione della dell'Ottava e
della Nona Sinfonia di Beethoven, con cui si conclude la
residenza dell'Orchestra Mozart dell'Accademia Filarmonica di
Bologna diretta da Daniele Gatti, impegnati per un triennio
nell'integrale sinfonica del compositore di Bonn.
Il 6 novembre ritorna la Mahler Chamber Orchestra con la
direttrice Elim Chan e ancora Beethove (il Quarto Concerto con
la pianista Maria João Pires). Si tratta di un ritorno anche per
l'Orchestra Toscanini assieme al violoncellista Mischa Maisky,
diretti da Andrey Boreyko (14/11) e dell'ungherese Iván Fischer,
di nuovo al Teatro "Abbado" il 23 gennaio con la Budapest
Festival Orchestra per il Concerto per violino di Mendelssohn,
solista Renaud Capuçon. Un'altra attesa presenza in stagione è
quella di una delle interpreti più famose del mondo, Martha
Argerich, che assieme all'Orchestra Filarmonica di Montecarlo e
a Charles Dutoit sul podio, il 12 febbraio proporrà il Concerto
in sol maggiore di Ravel. In chiusura di stagione, in maggio,
l'Orchestra Sinfonica della Rai sarà diretta da Andrés
Orozco-Estrada in un programma tutto dedicato a Stravinsky.
L'appuntamento prenatalizio (18/12) è con l'Orchestra Frau
Musika che suonerà il Magnificat di Bach e il Gloria di Vivaldi.
Sempre nell'ambito della musica antica, l'Orchestra Barocca
Zefiro interpreterà il 10 aprile le quattro Suite per orchestra
di Bach; mentre, il 4 marzo, il direttore catalano Jordi Savall
con Les Concert des Nations ricreerà l'orchestra vivaldiana
dell'Ospedale della Pietà, suonando le celeberrime Quattro
Stagioni. La musica da camera vedrà sfilare il Trio di Parma, la
pianista Beatrice Rana assieme allla sorella Ludovica
(violoncelo), e poi i pianisti Roberto Giordano, Gile Bae,
Andrea Lucchesini, Jean-Efflam Bavouzet e Filippo Gorini.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA