Lo sguardo sul mondo degli artisti contemporanei, da Cindy Sherman a Francesco Vezzoli, accanto alla rivoluzione di Caravaggio, e ancora Daniel Buren e l'omaggio a Boccaccio di Thomas Lange e Mutsuo Hirano: sono alcune delle mostre della settimana. MILANO - "Da Cindy Sherman a Francesco Vezzoli. 80 artisti contemporanei", in programma a Palazzo Reale dal 7 marzo al 4 maggio, mette in dialogo più di 140 opere e 80 grandi artisti contemporanei, tutti appartenenti alla collezione Giuseppe Iannaccone. Esplorando temi quali il rapporto con il corpo, l'identità in continua evoluzione, il multiculturalismo e le complesse interazioni tra Oriente e Occidente, la mostra a cura di Daniele Fenaroli, con il supporto scientifico di Vincenzo De Bellis, con la produzione esecutiva di Arthemisia, permette di indagare cambiamenti culturali e sociali del nostro presente attraversando confini temporali e spaziali.
TORINO - Al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano dal 7 marzo fino al 29 giugno il racconto, attraverso 94 scatti e testi di analisi psicologica, dei percorsi di 15 donne che, con tenacia e coraggio, hanno seguito il proprio talento e le proprie aspirazioni intime, anche trasformando in modo radicale le proprie scelte di vita: è la mostra "Professional Dreamers - The photographer's eye, the psychologist's gaze", nata da un progetto in collaborazione tra i fotografi Tiziana e Gianni Baldizzone e la psicologa Remigia Spagnolo, e curata da India Dhargarkar. Sviluppando in parallelo il linguaggio fotografico a quello psicologico, la mostra si focalizza sulla scoperta di sé, dei propri talenti e delle proprie ambizioni più intime.
ROMA - A Palazzo Barberini dal 7 marzo al 6 luglio "Caravaggio 2025", a cura di Francesca Cappelletti, Maria Cristina Terzaghi e Thomas Clement Salomon: l'esposizione dedicata a Michelangelo Merisi detto Caravaggio (1571-1610) offre l'opportunità di un percorso tra opere difficilmente visibili e nuove scoperte in uno dei luoghi simbolo della connessione tra l'artista e i suoi mecenati. Per l'occasione sono riunite alcune delle opere più celebri, affiancate da altre meno note ma significative, per raccontare l'innovazione che Caravaggio introdusse nel panorama artistico, religioso e sociale del suo tempo. Dal 5 marzo all'11 maggio la Galleria Erica Ravenna ospita la doppia personale "Nel paesaggio. Flaminia Lizzani | Begoña Zubero", a cura di Ludovico Pratesi. Usando entrambe il linguaggio della fotografia, le due artiste raggiungono però esiti diversi sul tema della mostra: se per Lizzani il paesaggio è rappresentato da appunti e frammenti intimi collegati alla storia dell'arte, per Zubero l'obiettivo della macchina fotografica si fa strumento per esplorare luoghi difficili, spesso resi incandescenti da conflitti e tensioni sociopolitiche.
PISTOIA - Dall'8 marzo al 27 luglio a Palazzo Buontalenti "Daniel Buren. Fare, Disfare, Rifare. Lavori in situ e situati 1968-2025", a cura dello stesso artista e di Monica Preti.
Articolata in dieci sale e nella corte interna del palazzo, l'esposizione presenta una selezione di opere pittoriche eseguite tra il 1965 e il 1967, due Cabane del 1985 e del 2000/2019, alcuni alto-rilievi e opere luminose recenti, una sala dedicata ai disegni progettuali di lavori realizzati in Toscana e lavori appositamente creati/ricreati per Pistoia Musei.
MONTE VIDON CORRADO (FM) - Proseguirà fino al 4 maggio la mostra "Renato Paresce e Les italiens de Paris" curata da Stefano De Rosa, in programma alla Casa Museo Osvaldo Licini. La mostra prende spunto dal legame tra Licini e Paresce: entrambi, pur senza mai conoscersi, esposero nella collettiva Les artistes italiens de Paris nel 1928 a Parigi. Il percorso presenta un nucleo di circa 30 opere - di una collezione privata marchigiana - di Paresce insieme ad una sezione dedicata agli altri Italiens de Paris. L'esposizione poi proseguirà il suo viaggio dal 16 maggio al 14 settembre a Palazzo Bisaccioni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.
CERTALDO (FI) - Palazzo Pretorio di Certaldo, paese di Giovanni Boccaccio, dal 1 marzo al 18 maggio ospita "Boccaccio 25", mostra di Thomas Lange e Mutsuo Hirano, a cura di Davide Sarchioni. Ispirandosi al Decameron, e in un omaggio a Boccaccio ma anche a Pasolini che dell'opera fece una trasposizione cinematografica nel 1971, i due artisti costruiscono una narrazione visiva contemporanea, attraverso un'installazione diffusa tra le ampie sale del Palazzo Pretorio, la Loggia e il giardino. Le tele di Lange e le sculture di Hirano riecheggiano la struttura dell'opera boccaccesca: ogni sala un capitolo, ogni opera un racconto, ogni tema una riflessione sulla società attuale.
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