Dopo la Speranza, la Fiducia e il
Coraggio, è l'Ottimismo la parola che segna l'ultima annata in
commercio del Barolo Serralunga d'Alba di Fontanafredda (Cuneo).
A firmare è l'etichetta è l'artista piemontese Riccardo Guasco e
ogni bottiglia è accompagnata dalla monografia della scrittrice
Chiara Gamberale.
La quarta stagione del progetto 'Renaissance, Parole illustri
per una nuova umanità', iniziato nel 2022, in occasione del 30°
anniversario del Barolo Serralunga d'Alba, è stata presentata
oggi a Torino.
Il vino icona di Fontanafredda - storico produttore di
Barolo e dei grandi vini delle Langhe con 120 ettari di vigneti
certificati biologici che circondano il primo 'Villaggio
Narrante d'Italia' - è diventato uno "strumento per interpretare
il "nuovo Rinascimento. Il Rinascimento verde".
"Il vero ottimista non ignora le difficoltà, ma ne prende
coscienza e cerca di risolverle con pensieri, parole e azioni -
scrive nella prefazione Oscar Farinetti - Essere ottimisti,
dunque, non è solo un sentimento, ma è un modo di essere che si
traduce in azioni concrete per affrontare i problemi con spirito
di comunità. Dobbiamo smettere di lamentarci e agire per
risolvere le sfide del mondo moderno, come la crisi climatica.
Nel nostro piccolo, nel 2024, abbiamo creato Bosco Vigna,
piantando oltre 170 piante all'interno delle nostre vigne, per
promuovere la biodiversità nei nostri vigneti e ridurre
l'impatto della monocultura intensiva. Non ci fermiamo qui: nel
2025 pianteremo oltre 50 nuove grandi piante e continueremo a
espandere il nostro impegno. Vogliamo ripristinare e migliorare
la biodiversità di tutto il nostro sistema, con nuove aree verdi
di piante alberate e siepi di varie specie nel Villaggio
Narrante, oltre al ripristino di aree umide per ricreare un
ecosistema ideale per anfibi, piante acquatiche e piante
arboree".
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