"Dalla freschezza dei bianchi alla
profondità dei rossi" con questo titolo la famiglia Antonelli,
ha portato a Milano la sua secolare storia vincola, nata in
località San Marco nel cuore dell'Umbria.
Sono le terre della denominazione Montefalco, conosciuta come
la ringhiera dell'Umbria, Doc e Docg che hanno trovato ottimi
abbinamenti con la cucina di Giovanni Traversone, chef della
"Trattoria Nuovo Macello".
A dare il benvenuto la versione spumante Metodo Classico del
Trebbiano Spoletino doc, un vitigno riscoperto solo di recente
che la cantina Antonelli lavora con rispetto e contemporaneità.
La versione metodo classico si presenta di bel carattere e
freschezza, dal sorso ricco e dalla fascinosa lunghezza. "Vigna
Tonda" medesimo vitigno in versione ferma vede l'utilizzo delle
anfore nel processo di vinificazione e ne trae una vera identità
territoriale, originale e stilisticamente molto interessante.
Sin dal 1979, anno in cui nasce la Doc Montefalco, la cantina
Antonelli si sviluppa nel segno della valorizzazione dei vitigni
del territorio, così anche nel 1992 quando il Sagrantino diventa
la dodicesima Docg in Italia.
Il Sagrantino è il cuore pulsante della produzione, che
prevede un rigoroso processo di zonazione al fine di esaltare
appieno le sottili sfumature che si notano nelle diverse annate.
Piena dimostrazione degustativa hanno dato i due cru di
Sagrantino, Chiusa di Pannone 2018 e Molino dell'Attone 2019.
Due espressioni piene e affascinanti da due vigne differenti per
esposizione e conformazione del terreno.
Anche il vino passito è tradizione di Montefalco e come chiusura
dell'appuntamento milanese, Filippo Antonelli ha ricevuto
meritati plausi con la sua annata 2020.
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