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'Giusto prezzo' dei cibi, il settore bio chiede costi trasparenti

'Giusto prezzo' dei cibi, il settore bio chiede costi trasparenti

Al via la campagna 'Sosteniamo l'agricoltura'

ROMA, 06 marzo 2025, 16:37

Redazione ANSA

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'Giusto prezzo ' dei cibi, il settore bio chiede costi trasparenti - RIPRODUZIONE RISERVATA

'Giusto prezzo ' dei cibi, il settore bio chiede costi trasparenti - RIPRODUZIONE RISERVATA

 "La corsa al ribasso dei prezzi del cibo ha conseguenze devastanti per l'agricoltura. Negli anni Settanta, in media, il 19% del prezzo del pane andava all'agricoltore; oggi è solo il 4%. Quasi cinque volte più basso. Lo stesso accade per molti altri alimenti mentre i costi di produzione continuano a salire. Occorre invertire la tendenza, ripagando il lavoro di chi produce". E' l'allarme e allo stesso tempo la richiesta del mondo del biologico, che chiede che venga riconosciuto il "giusto prezzo" dei cibi.


    Le istanze sono ricevute e sostenute dalla campagna "Sosteniamo l'agricoltura", iniziativa che parte dal progetto di trasparenza sui prezzi avviato da NaturaSì, una delle principali insegne del biologico in Europa ."Occorre -afferma Fabio Brescacin, presidente e fondatore di NaturaSì in un incontro a Roma - una rivoluzione del sistema. Solo in Europa, negli ultimi 15 anni, sono sparite oltre 5 milioni di aziende agricole. Tra il 2005 e il 2020, quasi il 40% delle attività ha abbandonato i campi. Per invertire questa tendenza, l'agricoltura deve tornare attrattiva soprattutto per i giovani.


    Per farlo bisogna garantire loro un reddito dignitoso e il rispetto per il lavoro dell'agricoltore. L'agricoltura biologica dimostra che un'altra strada è possibile". "Garantire - commenta Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio - un giusto reddito agli agricoltori è la base per il futuro del settore ed è fondamentale che iniziative come queste siano supportate proprio dal biologico. Il bio si fonda sull'agroecologia, un metodo che guarda alla tutela dell'ambiente, della biodiversità insieme all'equità sociale. È quindi significativo che un progetto come il "prezzo trasparente" arrivi da un'azienda storica del mondo del bio. Il giusto prezzo non è solo una questione economica, ma anche etica e sociale. Servono misure strutturali per tutelare gli agricoltori e garantire loro un compenso adeguato, in linea con i costi di produzione".
   

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