- VERONA - L'India entra nel piano di sviluppo internazionale del brand fieristico di promozione del vino italiano con la prima edizione di Vinitaly India Roadshow, al via da oggi fino al 9 marzo presso l'hotel Vivanta Dwarka a New Delhi. Organizzato da Veronafiere in collaborazione con la Camera di commercio indiana (Icc) e il sostegno dell'Ambasciata d'Italia a New Delhi, Vinitaly India Roadshow si presenta con una selezione di 12 player rappresentativi dell'offerta enologica del nostro Paese, tra cui le collettive di Piemonte Land of Wine (che raduna i 14 Consorzi piemontesi del vino), Italia del vino Consorzio (23 aziende da 16 regioni), Angelini Wines & Estates (con le sue tenute produttive in 4 regioni) e Uvaitaly (11 produttori da 5 regioni).
In programma nella giornata di domani incontri b2b con 100 operatori tra importatori, responsabili liquor store e manager dell'horeca già accreditati e profilati anche dalla Camera di commercio indiana e che amplieranno gli inviti alla 57/a edizione di Vinitaly (a Verona dal 6 al 9 aprile).
"In un contesto di guerre commerciali in forte ascesa - dichiara il presidente di Veronafiere SpA, Federico Bricolo - guardiamo con interesse la partnership strategica tra India e Unione Europea annunciata pochi giorni fa. Ad oggi le vendite di vino italiano in India sono marginali se confrontate con il business complessivo dei nostri prodotti nel mondo, che nel 2024 hanno superato gli 8 miliardi di dollari di export". "Ma - conclude Bricolo - siamo convinti che l'India possa rappresentare un mercato di sbocco sempre più importante per una bevanda, come il vino, da sempre simbolo di moderazione nei consumi di alcol. Il nostro Osservatorio Unione italiana vini-Vinitaly stima, infatti, una crescita dei consumi del 40% tra il 2024 e il 2028. Una prospettiva che, grazie ai nuovi accordi bilaterali, potrebbe riservare incrementi maggiori".
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