Completato il catalogo dei microrganismi che popolano il piu' grande habitat del pianeta, gli oceani: si chiama Kmap e a guidare il lavoro pubblicato sulla rivista Frontiers in Science e' stata l'italiana Elisa Laiolo, dell'Universita' Re Abdullah di Scienza e Tecnologia in Arabia Saudita.
Il catalogo e' il risultato di una ricerca sistematica che ha portato alla raccolta di ben 317 milioni di differenti gruppi di geni utili a comprendere la biodiversita' degli oceani, ma anche a individuare sostanze utili per sviluppare nuovi farmaci.
"Kmap Global Ocean Gene Catalog 1.0 rappresenta un passo in avanti verso la comprensione dell'intera diversita' dell'oceano, che contiene piu' di 317 milioni di gruppi di geni provenienti da organismi marini di tutto il mondo", ha detto Laiolo. Si tratta del piu' vasto catalogo del suo genere, disponibile gratuitamente, e sara' uno strumento fondamentale per studiare come funzionano i diversi ecosistemi oceanici, monitorare l'impatto dell'inquinamento e del riscaldamento globale e cercare applicazioni biotecnologiche, come nuovi antibiotici o nuovi modi per scomporre la plastica.
L'impresa e' stata possibile sia grazie alle nuove tecniche che hanno permesso di campionare in modo sempre piu' semplice ed economico il Dna che si trova nell'ambiente marino, sia grazie allo sviluppo di supercomputer sempre piu' potenti. E' stato possibile analizzare il Dna di oltre 2.000 siti oceanici, prelevando campioni a varie profondita' , e classificare milioni di specie di microrganismi in base alle caratteristiche genetiche.
Il Kmap Ocean Gene Catalog 1.0 e' solo il primo passo verso lo sviluppo di un atlante del genoma oceanico globale che punta individuare ogni gene di ogni specie marina in tutto il mondo, dai batteri e funghi alle piante e agli animali. "La nostra analisi - ha aggiunto Laiolo - evidenzia la necessita' di continuare a campionare gli oceani, concentrandosi su aree poco studiate, come le profondita' marine e il fondale oceanico. Inoltre, poiche' l'oceano e' in continua evoluzione, sia a causa dell'attivita' umana che dei processi naturali, il catalogo avra' bisogno di un aggiornamento continuo".
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