Debutta il primo computer quantistico italiano a superconduttori: un computer a 24 qubit, gli analoghi quantistici dei tradizionali bit. Viene presentato a Napoli, in occasione dell’inaugurazione del Centro di computazione quantistica superconduttiva presso l’Università Federico II, ed è finanziato nell’ambito dello Spoke 10 “Quantum Computing” del Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing (Icsc)
Anche l’Italia partecipa nel percorso di sviluppo verso i computer quantistici, computer profondamente differenti da quelli tradizionali e che sfruttano le bizzarre proprietà del mondo infinitamente descritto dalla fisica quantistica, per riuscire a risolvere problemi finora impossibili per macchine tradizionali, con potenziali applicazioni in molti ambiti, dalla biologia ai servizi bancari.
Quello che viene presentato a Napoli è uno dei 4 progetti italiani per lo sviluppo di computer quantistici, 4 differenti percorsi ideati per esplorare le potenzialità di alcune delle più promettenti tecnologie del settore. Il progetto coordinato da Francesco Tafuri è dedicato ai superconduttori, una tecnologia adottata anche da molte delle maggiori aziende del settore, come Ibm, Google e Amazon Web Services, e che ha ora raggiunto lo sviluppo di un computer quantistico da 24 qubit e punta a superare entro fine anno i 40 qubit.
All’evento articolato su due giorni e tramesso in streaming su ANSA Scienza parteciperanno ospiti istituzionali, come il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, Antonio Zoccoli, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e della Fondazione Icsc, e Oscar Diez, responsabile del Quantum computing alla Commissione Europea; partecipano inoltre molti fra i ricercatori italiani più attivi del settore e responsabili di importanti aziende come Subodh Kulkarni, Ceo della californiana Rigetti, e Massimiliano Dispenza, responsabile Quantum di Leonardo.
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