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Ricette e referti, via alla piattaforma per cure e ricerche

Ricette e referti, via alla piattaforma per cure e ricerche

"Ecosistema dei dati sanitari" con vaccini e dossier farmaci

ROMA, 07 marzo 2025, 13:23

Redazione ANSA

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Ricette e referti, via alla piattaforma per cure e ricerche - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ricette e referti, via alla piattaforma per cure e ricerche - RIPRODUZIONE RISERVATA

La digitalizzazione della sanità italiana fa un passo avanti: è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che istituisce l'Ecosistema dei dati sanitari (Eds), la banca dati al cui interno saranno inseriti le informazioni digitali generate dal servizio sanitario per ogni cittadino. L'Eds consentirà di centralizzare, proteggere e ottimizzare la gestione dei dati sanitari e, allo stesso tempo, ne permetterà il loro utilizzo nel pieno rispetto della privacy dei cittadini.
    "L'Italia taglia un traguardo importante che la colloca tra i sistemi più avanzati e pronti a raccogliere la sfida del regolamento europeo dei dati sanitari appena varato", ha affermato in una nota il ministro della Salute Orazio Schillaci.
    "Per la sanità italiana si prospetta una straordinaria rivoluzione di cui beneficeranno in primo luogo gli assistiti".
    Il decreto, varato dal ministro della Salute, di concerto con il ministro dell'Economia e delle finanze e con il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'innovazione tecnologica, arriva al termine di un lungo dialogo con il Garante per la protezione dei dati personali e l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale.
    Alimentata con le informazioni del Fascicolo Sanitario Elettronico, la nuova piattaforma sarà operativa entro il 2026, in linea con le scadenze della Missione 6 Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
    La piattaforma, per la prima volta in Italia, rende accessibile e fruibile su scala nazionale l'enorme patrimonio dei dati sanitari dei cittadini, regolamentandone le modalità di utilizzo e indicando quali soggetti e a che condizioni possono accedervi. I dati potranno essere impiegati innanzitutto per finalità di cura: per esempio, previo consenso del cittadino, possono accedervi strutture sanitarie e medici che hanno in cura il paziente e che potranno visualizzare tutte le informazioni contenute nel Fascicolo sanitario elettronico. Tra questi, per esempio, il dossier farmaceutico del paziente, vale a dire tutti dati sulle prescrizioni e somministrazioni dei farmaci.
    Le informazioni, inoltre, potranno essere impiegati a fini di prevenzione: ciò consentirà "di pianificare le attività di prevenzione in ambito regionale". Potranno inoltre essere utilizzate a fini di profilassi internazionale, per individuare, per esempio, la circolazione di nuovi patogeni o le possibili complicanze non conosciute di alcune malattie infettive. Ancora, il decreto autorizza l'uso dei dati sanitari a fini di governo del servizio sanitario e a fini di ricerca scientifica. In tutte queste circostanze sarà sempre tutelata la privacy dei cittadini, che potranno ricevere una notifica in caso di utilizzo delle informazioni che li riguardano. I cittadini, inoltre, potranno revocare il consenso all'elaborazione dei dati.
    "Lavoriamo per proiettare il servizio sanitario nazionale nel futuro, offrendo a cittadini e operatori sanitari nuovi servizi e maggiore efficienza del sistema, con la massima attenzione del Governo alla protezione e alla sicurezza dei dati, che saranno blindati", ha concluso il ministro della Salute

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