"Questa è una riforma è una rivoluzione copernicana, un salto quantico irrimandabile e lo dico con assoluta certezza" ed "ecco perché stiamo cercando di applicarla già dall'anno accademico 2025-2026". Lo ha detto la ministra dell'Università, Anna Maria Bernini intervenendo in Aula alla Camera al termine della discussione generale sul ddl che toglie il numero chiuso per le facoltà di medicina e chirurgia.
Basta con il "test general generico basato su una costosissima formazione di sottobosco", ha aggiunto sottolineando che ci sarà invece "un semestre caratterizzante" in cui "lo studente si prepara, si forma determina una sua capacità di scelta" e si "creerà una graduatoria basata su crediti formativi certificati che potranno essere usati anche per materie affini". Prima "chi non superava il test era costretto a un turismo universitario forzato costosissimo magari per rientrare in Italia con modalità non compatibili con la nostra offerta formativa".
"Queste patologie - ha detto - non esisteranno più: non consentiremo più un mercato clandestino dei test, un turismo formativo forzato". "Il test a crocette - ha scandito tra gli applausi dai banchi della maggioranza - non esiste più, il numero chiuso così come lo abbiamo conosciuto non esiste più". "Abbiamo già aumentato - ha detto in un altro passaggio - di 30mila posti i corsi di laurea in medina e chirurgia, e continueremo nei prossimi anni, non abbiamo intenzione di fermarci". "Sui decreti delegati attuativi della riforma - ha promesso all'Aula - correrò tantissimo in modo da darvi il tempo per analizzarli".
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