Frammenti di luce per rinascere dal
tumore. Alla base la pratica nata in Giappone, del Kintsugi, che
consiste nel restaurare ceramiche rotte con l'oro, per esaltare
la bellezza delle crepe invece di nasconderle. È lo spettacolo
che Cnao (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica),
Fondazione Irccs Policlinico San Matteo e Irccs Maugeri hanno
dedicato alle pazienti oncologiche per l'8 marzo, grazie alla
collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Brera. In scena
a l'Almo Collegio Borromeo di Pavia, con il patrocinio del
Comune, 16 pazienti che hanno messo in scena le loro storie di
resilienza e trasformazione, unendo arti visive, danza e musica.
Obiettivo dell'evento: aiutare tutte le donne che affrontano la
malattia ad amarsi e a prendersi cura di sé, traendo forza
proprio dalle cicatrici che portano impresse sul corpo e
nell'animo. Quattro i momenti che hanno ritmato lo spettacolo
ciascuno dei quali dedicato a una particolare forma d'arte e
all'esplorazione di una stagione della malattia: l'autunno, con
la fotografia, per il momento del dubbio; l'inverno, con la
scultura, la paura; la primavera, la 'riparazione e cura mentre
l'estate, con la pittura, ha celebrato la rinascita.
Tra le protagoniste, Giorgia, che ha ricevuto una diagnosi di
tumore a poco più di 20 anni: "Ho guardato la morte in faccia e
oggi sento dentro di me una forte 'urgenza di vivere', devo
realizzare il mio sogno e laurearmi in filosofia". Lorenza, che
nel 2020 si è trovata ad affrontare lo stesso tumore che, pochi
anni prima, le aveva portato via la mamma: "La speranza e il
desiderio fortissimo di veder crescere mio figlio mi hanno
aiutata a superare questo periodo buio della mia vita" e Monica,
entusiasta del progetto e dello scambio con gli studenti
dell'Accademia di Brera Monica, grazie alla quale è tornata a
dipingere.
"Il Kintsugi - spiega Claudia Augusta Botta, visual artist,
storica del costume e docente all'Accademia delle Belle Arti di
Brera - esprime l'estetica delle imperfezioni, della fragilità,
dell'asimmetrico, del non finito".
Ancora una volta, queste 3 realtà sanitarie pavesi confermano
la loro capacità di fare rete e offrire una presa in carico
multidisciplinare e olistica dei pazienti", ha commentato Ester
Orlandi, direttore del Dipartimento Clinico del Cnao e
ricercatrice presso l'Università di Pavia. "Abbiamo celebrato la
forza e la bellezza delle donne, anche nei momenti più
difficili", ha detto Chiara Cassani, ginecologo oncologo
dell'Irccs Policlinico San Matteo. "Quest'anno abbiamo voluto
raccontare storie di guarigione e di resilienza attraverso la
forza delle donne", ha aggiunto Laura Locati, direttore
dell'Unità Operativa di Oncologia Medica dell'Irccs Maugeri
Pavia.
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