Alfa Romeo Milano, a poche ore dalla presentazione ufficiale prevista nel tardo pomeriggio del 10 aprile, riporta di attualità il tema delle denominazioni delle auto del Biscione, che già in passato avevano fatto riferimento a indicazioni topografiche (Brera, il celebre quartiere di Milano) o più recentemente ai passi alpini (Stelvio e Tonale).
In verità quello del nuovo suv compatto è un ritorno di questo nome nel portfolio di Alfa Romeo, perché Milano era già stato utilizzato fra il 1987 e il 1989 per una versione speciale della 75 venduta solo nel mercato nordamericano e oggi ricercatissima dai collezionisti.
I nomi delle città italiane - contrariamente a quello che si può immaginare - non sono state particolarmente sfruttate da Fiat, che nella storia del dopoguerra ha proposto una 131 Maratea (1984-1985) e in Brasile una Siena (1996 -2022).
Tornando molto indietro si trova anche una Lancia Aprilia (1937-1949) che venne identificata come la città laziale.
Il nome del capoluogo lombardo - indubbiamente grande protagonista nella storia dell'automobile - era stato utilizzato fra il 2005 e il 2010 anche dalla Ford, per una berlina della gamma Mercury, appunto la Milan, che era stata presentata al Chicago Auto Show di 19 anni fa.
La Casa dell'Ovale Blu aveva mostrato in precedenza una grande attenzione ai nomi delle città italiane, battezzando nel 1962 Cortina una berlina a trazione posteriore (poi proposta anche in versione Lotus) e nel 1968 Capri una coupé sportiva realizzata sulla piattaforma della Cortina MkII.
Una marca di GM, la Chevrolet utilizzò invece il nome Monza per una compatta - per niente sportiva - prodotta fra il 1974 e il 1980. La denominazione della celebre città brianzola sede dell'omonimo autodromo si ritrova anche su una Opel di fascia alta prodotta fra il 1978 e il 1986 la stessa che in Gran Bretagna con il marchio Vauxhall venne invece chiamata Royale Coupé.
La città di Imola è legata ad una esclusiva supercar prodotta da Pagani. Se restiamo nel mondo delle auto sportive ci rendiamo però conto che è Ferrari la marca ad aver più utilizzato l'atlante dell'Italia. Il Cavallino Rampante figura infatti su una Modena, su una Portofino, su una Roma e naturalmente su una Maranello.
Scorrendo l'elenco delle città italiane che hanno fornito la base per denominazioni automobilistiche troviamo anche una Ssangyong Tivoli, una Seat Arona (il norme è però lo stesso di una località spagnola), una Kia Forte, che fa sicuramente riferimento a Forte dei Marmi come è stretto 'parente' della splendida località della costa campana la Kia Sorento.
Nessun dubbio invece che Nissan abbia preso a prestito il nome Murano dalla isola veneta, così come non si può dubitare che Renault - per la sua Laguna, scritta così in italiano - abbia fatto riferimento a quella di Venezia.
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