Bmw ha deciso di sospendere i lavori per l'ammodernamento del suo stabilimento di Cowley (Oxford) nel Regno Unito, finalizzati alla produzione anche in quell'impianto dell'ultima Mini elettrica, che già viene costruita in Cina. Al riguardo - riferiscono la Bbc e i maggiori media Gb - Bmw ha affermato di aver deciso di non accettare la sovvenzione da 60 milioni di sterline (sul costo complessivo di 600 milioni) che era stata approvata dal Governo a questo scopo, ma di essere rimasta in "stretto dialogo" con le Autorità.
A monte di questo slittamento, di cui non sono stati comunicati i tempi, la Casa tedesca proprietaria di Mini ha spiegato che la decisone è stata presa a causa delle "molteplici incertezze che affliggono l'industria automobilistica".
Nel frattempo, l'impianto di Oxford continuerà a produrre Mini con motori ICE. Lo stabilimento - inaugurato dal 1913 sotto la marca Morris - impiega oggi 4.500 persone e secondo i piani di Bmw dovrebbe comunque diventare un impianto esclusivamente elettrico entro il 2030.
Quando nel 2023 era stato annunciato l'investimento complessivo da 600 milioni di sterline, l'azienda puntava a far partire la produzione a Oxford della Mini Cooper elettrica e del crossover elettrico Mini Aceman entro il 2026, una inversione di tendenza rispetto al precedente piano di far arrivare in Europa e Usa la produzione delle più economiche fabbriche cinesi.
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