"La Milano è la prima Alfa a
emissioni zero, non ci sono obiettivi di vendita precisi, il
potenziale c'è, possiamo venderne da 50 a 70mila". Lo afferma
l'amministratore delegato di Alfa Romeo Jean-Philippe Imparato
sottolineando che "la nostra strategia è legata solo agli
ordini". "Verrà prodotta a Tychy, in Polonia - prosegue - sto
seguendo la piattaforma, dopo seguiremo i pianali che avremo su
Stelvio e Giulia, voglio che tornino a Cassino e Pomigliano nel
2025 e 2026"
"La fabbrica di Tychy è molto flessibile - aggiunge - e in
grado di adeguarsi a una domanda anche maggiore". "Stiamo
tornando su questo segmento B - prosegue - non abbiamo un piano
molto stretto sui volumi e vediamo quale sarà la risposta del
mercato. Sicuramente nel Nord Europa venderemo auto più
elettriche, nel Sud auto più ibride".
Imparato, 'sogno nuovo Duetto, ma è più praticabile una Brera'
L'amministratore delegato di Alfa Romeo Jean-Philippe Imparato sogna un nuovo Duetto, una icona dell'Alfa celebrata anche negli Usa, ma forse dovrà dirottare su una Brera "coupé e aperta". Lo afferma a margine della presentazione della nuova Alfa Milano sottolineando che "intanto tornerà la Giulia, questo è sicuro". "Sarà bellissima - aggiunge - ma dobbiamo ancora inventare che cosa vogliamo fare nel 2027". "Ho un'idea molto chiara - spiega - dobbiamo scegliere cosa fare sul segmento C". "Vorrei fare un Duetto un giorno - ammette - il problema è che se lo vuoi fare sai fin dall'inizio che venderai massimo 15mila auto l'anno". "Per avere un livello di profitto intelligente - sottolinea, devi fare una Brera coupé e in versione aperta". "Ma per farlo - chiarisce - devo essere in grado di dimostrare all'azienda che Alfa Romeo sta viaggiando da sola. Ho bisogno del successo della Milano e anche di rinnovare Stelvio e Giulia". "Carlos è un appassionato di auto - conclude - e se gli dimostriamo che siamo solidi e seri e che non facciamo errori allora possiamo avere la risposta corretta".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA