Restare fedeli a se stessi continuando incessantemente a evolvere il proprio linguaggio, assecondando il flusso dell'esistenza, è da sempre la sfida di Giorgio Armani, che la collezione per il prossimo inverno raccoglie e trasmuta in una nuova armonia, tanto necessaria in questi tempi così difficili. "Ogni collezione per me è il desiderio di trovare nuove prospettive, di offrire nuove letture di uno stile i cui contorni sono chiari e netti" dice Giorgio Armani, spiegando che per "questa stagione ho pensato alle radici, immaginando abiti che prendono i colori della terra, dei minerali, di certi paesaggi arsi dal sole". "Ho voluto immaginare - chiosa lo stilista - una nuova armonia, perché penso sia quello di cui tutti abbiamo bisogno". Set di questa nuova armonia, di questa visione di moderna eleganza, il teatro di via Bergognone, allestito per l'occasione come un club newyorchese, con tanti salottini ad accogliere ospiti come la senatrice a vita Liliana Segre, già in passato agli show di Armani, e le attrici Lily James, Margherita Buy, Vittoria Puccini, Pilar Fogliati, Emanuela Fanelli e Romana Maggiora Vergano.
Quella che sfila in passerella è una collezione che è la sintesi sublime dell'Armani pensiero: uno stile fatto per essere ricordati e non - come ha sempre detto 're Giorgio' - per essere notati. Le donne vestite Armani non hanno bisogno di tacchi alti per emergere, ma camminano con passo sicuro su stivaletti raso terra, le teste coperte da cappellini a bustina, spesso ricamati. Non sono alla ricerca dell'effetto 'wow' ma del sentirsi a proprio agio con se stesse e con il mondo, e per questo spesso amano più i pantaloni delle gonne, perché l'unica cosa che importa è che siano abiti in grado di accompagnarle in una vita vera, non confinata a qualche storia sui social. Per questo prediligono un'eleganza senza sforzo, fatta dell'essere sicure di se stesse e delle proprie radici, quelle di uno stile autentico che si evolve rimanendo fedele a se stesso. E non sarà un caso che la collezione vista oggi, nell'ultimo giorno di passerelle di Milano Moda Donna, abbia come titolo proprio 'Radici'.
Una via all'eleganza che per la prossima stagione si rinnova in una gamma di colori dorati e sabbiosi e in infinite sfumature di greige, il tono signature di uno stile capace di valicare il tempo e di imporsi come evergreen. In questo racconto di eleganza tutto è fluido e al passo con i tempi: sono morbidi e assecondano i movimenti i tailleur pantalone di seta, i cappotti decostruiti e preziosi, le giacche impeccabili, i calzoni vagamente da odalisca, le scarpe basse dal passo leggero ma deciso che accompagnano anche la sera, dove i richiami etnici che da sempre accompagnano lo stile Armani si trasformano in ricami luccicanti su completi impalpabili che strappano l'applauso della sala.
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