Nella tarda serata di ieri "due
persone incappucciate hanno tentato di irrompere nella sede
dell'Unione degli Universitari di Venezia e della Rete degli
Studenti Medi di Venezia Mestre in Campo Saffa, lasciando poi un
grande telo rialzato davanti alla porta d'entrata, facendo
intendere il camuffamento di un oggetto pericoloso". A dirlo
sono gli stessi studenti, per i quali l'episodio "rappresenta un
chiaro atto intimidatorio a seguito della denuncia pubblica di
quanto accaduto nella giornata precedente, in cui la sede era
stata imbrattata con croci celtiche. E' un chiaro atto di
violenza politica, che vediamo sempre più in aumento, che ha
conseguenze dirette sulla vita delle persone e sul nostro spazio
di agibilità democratica - afferma Angelica Morresi,
coordinatrice dell'Unione degli Universitari di Venezia -
l'ennesimo episodio in cui l'estrema destra ci impedisce di
sentirci al sicuro all'interno dei nostri spazi, siano questi le
sedi associative, le nostre scuole o le nostre università. In
questo clima politico, persone come quelle che hanno provato a
intimidirci ieri si sentono legittimate da un Governo che si
rifiuta di condannare ogni tipo di violenza perpetrata dalla
destra. Noi crediamo in un modello di istruzione opposto: un
luogo di pensiero critico, di crescita collettiva, di
costruzione di un futuro più libero. A tutto questo dobbiamo
rispondere con determinazione e unità, riaffermando il valore
della partecipazione e della lotta collettiva".
"Ci ritroviamo ancora in una situazione in cui dobbiamo
ribadire l'importanza dell'antifascismo. La storia ci insegna
che la libertà non è mai garantita una volta per tutte, ma va
difesa, coltivata e fatta crescere, giorno dopo giorno. Vuol
dire anche non aver paura di rispondere pubblicamente e con
forza ad atti come quelli di ieri, mettendoci la faccia e il
nome, e non incappucciandoci", afferma Anna Castelli della Rete
degli Studenti Medi di Venezia Mestre - come abbiamo detto ieri,
lo ripetiamo anche oggi: non ci faremo intimidire da atti come
questo, continueremo a portare avanti una rappresentanza vera e
antifascista all'interno delle nostre università e nelle nostre
scuole. Non ci faremo spaventare".
Gli studenti annunciano una mobilitazione per sabato 8
marzo dalle 15:00 in Campo Saffa, "proprio nel luogo dove sono
avvenute queste aggressioni fasciste. Rispondiamo a questo
attacco come abbiamo sempre fatto: con la partecipazione, con la
lotta collettiva, con la consapevolezza che l'antifascismo è
l'unica strada giusta. L'antifascismo è un impegno quotidiano.
Oggi più che mai, è fondamentale ribadirlo: Venezia è e sarà
sempre una città antifascista".
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