Anche Cagliari in piazza come
altre 30 città italiane per la giornata nazionale di
mobilitazione studentesca promossa da numerose sigle giovanili
che hanno aderito all'appello lanciato dal Fronte della Gioventù
Comunista. Nel mirino degli studenti la riforma del ministro
dell'istruzione Giuseppe Valditara. Ma non solo: i ragazzi
contestano anche "i numerosi episodi di repressione e la
posizione del governo Meloni nei confronti dei conflitti
internazionali, a partire dal massacro in corso in Palestina".
Il corteo a Cagliari è partito dalla piazzetta di fronte al
liceo classico Siotto. Dietro lo striscione con la scritta
"Fermiamo il Governo" decine di ragazzi con bandiere, anche
della Palestina. "Dopo Pisa, Firenze, Catania, Bologna il
copione è chiaro: il governo risponde con i manganelli a
chiunque critichi la complicità con il massacro dei palestinesi,
la riforma dell'istruzione, la sua politica in generale. Assurdo
parlare di ordine pubblico per giustificare il pestaggio di
ragazzi di 16 anni", ha dichiarato Elisabetta del Fgc.
Il corteo ha attraversato il Corso ed è arrivato sino a
Piazza Yenne. Poi rettorato dell'Università, Bastione e piazza
Costituzione. "La riforma Valditara rafforzerà ulteriormente
l'integrazione tra istruzione e imprese e il sistema
dell'alternanza scuola-lavoro, che solo nel 2022 ha ucciso tre
studenti mentre lavoravano gratis - spiegano gli studenti - Non
finisce qui. Lavoreremo per la più ampia mobilitazione
studentesca nel prossimo mese, per fermare questa follia.
Dobbiamo spazzare via il mantra secondo cui la scuola deve
piegarsi alle richieste delle imprese".
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