L'Unione degli Universitari lancia
l'allarme: il governo sta tradendo gli impegni presi con
l'Unione Europea sulle residenze universitarie. In gioco ci sono
1.198 milioni di euro.
"Abbiamo visionato gli atti pubblicati dal ministero per
verificare quanto è lontano il target dei 60mila posti letto, da
realizzare entro giugno 2026. La verità emersa è inquietante:
l'Italia ha accumulato un ritardo incolmabile. Ad oggi,
risultano finanziati soltanto poco più di 11 mila posti. A
questo ritmo, l'Italia sarà costretta a restituire i fondi e
migliaia di studenti rimarranno senza alloggio", denuncia
Damiano Di Giovanni dell'Udu.
Per questa ragione, il sindacato studentesco ha chiesto un
incontro urgente al Ministro Foti: "Serve trasparenza. Il
Ministero dell'Università parla di 22mila posti letto ma non ci
fidiamo, probabilmente molti non hanno nemmeno concluso l'iter.
Ora vogliamo sapere quali misure intende adottare il governo per
evitare il disastro. Ogni ulteriore ritardo o taglio ai
finanziamenti comprometterebbe il diritto allo studio".
A metà marzo l'UDU presenterà un dossier dettagliato sulle
falle del sistema di finanziamento e sul numero reale di alloggi
finanziati. Nel frattempo, l'Unione degli Universitari torna a
scrivere alla Commissione Europea per mantenere alta
l'attenzione sugli alloggi e sulle borse di studio.
"Due anni fa piantavamo le tende in tutti gli atenei. Avevamo
chiesto un impegno alla politica, denunciando come il progetto
Pnrr sugli studentati non funzionasse e chiedendo finanziamenti
aggiuntivi. Non ci hanno ascoltato. Ora chiediamo ai
parlamentari nazionali ed europei di incalzare Governo e
Commissione Europea, affinché si tutelino gli studenti e il
diritto allo Studio. Non è giusto, alla fine a rimetterci per
gli errori del Governo saremo soltanto noi studenti" conclude Di
Giovanni.
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