"Dobbiamo tutti insieme realizzare
una svolta culturale: c'è tanto bisogno di lavorare insieme per
far sì che cultura del lavoro e dell'impresa si affermino e
diventino una stella polare, una ispirazione. Abbiamo vissuto
tempi in cui si è parlato di decrescita felice; io sono per la
crescita felice: la ricchezza si diffonde combattendo la povertà
e instillando nei giovani la voglia di lavorare, creare
prosperità e benessere, condividere un percorso di libertà.
Partendo da questo e rivoluzionando un atteggiamento culturale
decadente - la decrescita felice - che ho fortemente voluto
nelle linee guida dell'educazione civica venissero affrontati i
valori costituzionali a 360 gradi, a partire dall'articolo 41
che riconosce e valorizza l'iniziativa economica privata. La
bellezza dei manufatti, del lavoro e dell'impresa devono essere
portati a conoscenza sin dalle elementari: ho immaginato quanto
sarebbe bello fare conoscere ad un bimbo di 7-8 anni il lavoro
di un artigiano, toccare con mano quella straordinaria
creatività, quell'opera dell'ingegno, frutto della fatica e del
lavoro in una società in cui i giovani, talvolta, mettono la
fatica e l'impegno come qualcosa da cui rifuggire; non li
abbiamo abituati alla fatica, alle sfide della vita, tutto
sembra dovuto e scontato". Così il ministro dell'Istruzione
Giuseppe Valditara al congresso Unsic 'Sfide e opportunità
dell'impresa moderna', in corso a Roma, ha spiegato il percorso
che lo ha portato anche alla riforma dell'istruzione tecnico
professionale.
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