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In evidenza
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In collaborazione con #Giffoni54
Una bottiglia d'acqua, un bicchiere
di birra sul tavolo del pub di fronte al ministero della
Cultura. Il fondatore del Giffoni film festival, Claudio
Gubitosi, non si sposta dalla sede del ministro Gennaro
Sangiuliano, anche se l'attesa è ancora lunga. Oggi pomeriggio è
cominciato il suo sit-in a Roma (e sarà davanti al Mic anche
domani), al collo un cartello con su scritto "Ministro
Sangiuliano dialoga con Giffoni e restituisci fondi tagliati".
La richiesta è quella di poter avere un colloquio col ministro
in merito al taglio dei fondi al festival campano.
"Io non sono uno che protesta, non avrei mai immaginato che
alla mia età, a 73 anni, mi sarei ritrovato qui - dichiara
all'ANSA - ma io questa la definisco una campagna di civiltà e
di buonsenso".
"Cerco da quasi un anno di avere un colloquio con
Sangiuliano, mi ha dato quattro o cinque appuntamenti, poi ha
sempre disdetto", spiega Gubitosi, una scelta "politica" quanto
quella del taglio dei fondi, secondo lui, legata al suo
posizionamento passato a favore del governatore della Campania,
Vincenzo De Luca. Ma "noi a Giffoni siamo sempre stati
equidistanti dalla politica - continua - L'anno scorso sono
venuti otto ministri di questo governo, due sottosegretari e un
viceministro".
"Produciamo 500 attività perché siamo impegnati durante tutto
l'anno - prosegue Gubitosi - è possibile che il ministro della
Cultura in due anni non sia mai venuto? È un record. Se fosse
venuto si sarebbe reso conto di persona di che cos'è veramente.
Io conosco anche tutti gli altri festival che vengono finanziati
e sarebbe una cosa molto interessante capire un po' qual è il
sistema culturale cinematografico italiano e cosa producono
veramente".
E se la risposta del ministro fosse ancora negativa? "Mi
regolerò di conseguenza - risponde - chiederò alla presidente
Meloni di ricevermi e di spiegare bene e con compiutezza e con
dati di fatto la situazione che si è creata".
E conclude: "ho chiesto a tutti i deputati, compresi quelli
della mia regione, di fare un emendamento alla legge finanziaria
così da farci stare a posto per i prossimi tre anni, così
sottraiamo il festival alla politica".
In collaborazione con #Giffoni54
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