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In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
"Il contratto nazionale di lavoro è
scaduto da due anni e mezzo, durante i quali c'è stata la
fiammata inflattiva del 2022 e del 2023. Quindi le lavoratrici e
i lavoratori di questo settore hanno il diritto ad avere il
rinnovo del contratto". Lo ha detto Riccardo Saccone, segretario
generale della Slc Cgil, intervenendo all'attivo unitario dei
lavoratori delle telecomunicazioni organizzato da Slc-Cgil
Fistel-Cisl e Uilcom-Uil in vista dello sciopero nazionale del
settore, che in Campania conta circa 10mila addetti, proclamato
per il prossimo 31 marzo. "Dobbiamo difendere le Tlc - ha
aggiunto Saccone - perché quello che noi percepiamo è che molte
aziende iniziano a pensare che si possa fare a meno del
contratto. Questo è assolutamente incredibile. Le Tlc sono un
comparto che soffre, soprattutto in Europa, della concorrenza
dei giganti americani e asiatici, ma nel resto d'Europa si
difende, continua a fare buona occupazione e fa anche reddito".
"Qui da noi, per una serie di scelte folli, a partire da una
privatizzazione sbagliata di Tim che è stata poi definitivamente
distrutta - ha concluso Saccone - noi siamo di fronte a un
deserto. Oggi, in questo primo attivo unitario che facciamo,
diciamo che non ci stiamo, che vogliamo il contratto e che
vogliamo difendere il comparto delle Tlc".
"Il contratto - ha ricordato Giorgio Serao, segretario nazionale
Fistel-Cisl - è scaduto da più di due anni, abbiamo la necessità
di recuperare l'inflazione alta che c'è stata durante la prima
fase della guerra in Ucraina, con la conseguente perdita del
potere d'acquisto dei salari. Dobbiamo restituire risorse
economiche ai lavoratori. Al momento abbiamo un blocco della
trattativa perché l'associazione delle imprese delle
telecomunicazioni non ha il mandato da parte delle aziende a
chiudere il contratto sulla parte economica".
"Ci sono 6 milioni di lavoratrici e lavoratori - ha affermato
Salvatore Ugliarolo, segretario generale Uilcom Uil - che non
hanno avuto rinnovato il contratto nazionale. Le Tlc sono da
tempo in forte difficoltà e purtroppo abbiamo riscontrato ancora
oggi, da parte del governo, una poca attenzione rispetto a uno
dei settori strategici del paese. Le aziende continuano a
manifestare una serie di problemi o di richieste d'aiuto. Il
governo continua a sfuggire a quello che è un confronto e noi
siamo di fatto da due anni con il contratto scaduto e con la non
capacità di riuscire ad arrivare a un rinnovo che possa portare
salario alle lavoratrici e ai lavoratori". "Per questo - ha
concluso Ugliarolo - oggi a partire dalla Campania stiamo
predisponendo da qui al 31 di marzo l'eventuale sciopero. Dico
eventuale perché auspichiamo, rispetto alle nostre continue
sollecitazioni, la possibilità di arrivare finalmente a un
incontro con il governo per provare ad affrontare, una volta per
tutte, i problemi del settore".
In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
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