Siti Internazionali
Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
Temi caldi
In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
La Campania si prepara allo
sciopero nazionale delle Telecomunicazioni proclamato per il
prossimo 31 marzo da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil,
chiamando a raccolta tutte le lavoratrici e i lavoratori campani
del settore per l'attivo unitario territoriale, il primo dopo
molti anni, in programma giovedì 6 marzo, alle ore 15.00,
all'hotel Ramada di Napoli (via Galileo Ferraris, 40).
Obiettivo: discutere insieme le modalità più adatte a favorire
una partecipazione ampia alla mobilitazione. Il negoziato per il
rinnovo del contratto collettivo di lavoro delle
telecomunicazioni, scaduto il 31 dicembre 2022, è in una fase di
stallo dallo scorso dicembre. Nonostante i considerevoli passi
in avanti effettuati in riferimento alla parte normativa,
l'atteggiamento dilatorio di Asstel nel trattare gli elementi
relativi alla parte economica hanno determinato l'interruzione
del confronto.
Parallelamente, il confronto col Governo sui temi industriali e
regolatori del settore delle Telecomunicazioni, tenuto conto
delle continue fibrillazioni che si susseguono da mesi tra i
vari operatori del settore, attraverso aggregazioni e/o
scomposizioni organizzative, prosegue con lentezza e senza
evidenti interventi concreti a favore del comparto ed in una
vera logica di prospettiva industriale di un settore che deve
essere considerato strategico per il Paese. Non da ultimo il
rinvio del tavolo politico di confronto dello scorso 12
febbraio, derubricato ad incontro tecnico. Un incontro che ha
sicuramente mostrato un confronto di merito sui temi posti, ma
che attende risposte concrete da troppo tempo.
A rendere ancora più urgente la mobilitazione è la disdetta
unilaterale del Contratto collettivo nazionale delle
Telecomunicazioni da parte di Assocontact e la conseguente
firma, insieme a Cisal, di un contratto alternativo che
penalizza le lavoratrici e i lavoratori dei contact center in
appalto. Questa manovra, che colpisce 6 mila dipendenti diretti
e un numero imprecisato di collaboratori, impone aumenti
salariali irrisori (3% contro il +15% dell'inflazione), tagli ai
permessi e maggiore flessibilità, mentre per i collaboratori si
traduce in una paga oraria di appena 6,50 euro, priva di
qualsiasi tutela. Un tentativo inaccettabile di ridurre salari e
diritti, a esclusivo vantaggio degli extra-profitti dei
committenti, che sarà combattuto con forza attraverso la
mobilitazione nazionale
L'attivo unitario del 6 marzo rientra nel percorso di assemblee
unitarie che le categorie di Cgil, Cisl e Uil stanno portando
avanti in preparazione dello sciopero di fine mese.
All'iniziativa di giovedì 6 marzo, oltre agli interventi di
lavoratrici e lavoratori del settore, interverranno i segretari
generali di Fistel Cisl e Uilcom Uil, Giorgio Serao e Salvatore
Ugliarolo, mentre le conclusioni saranno affidate al segretario
generale Slc Cgil, Riccardo Saccone.
In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
Ultima ora