"Se si raggiunge il quorum, il
giorno dopo quattro milioni di persone che non sono più tutelate
dall'articolo 18 riavranno i loro diritti". Lo ha detto il
segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, ad Avellino
dove ha partecipato all'assemblea di tutte le categorie del
sindacato irpino per lanciare la campagna referendaria su lavoro
e cittadinanza.
"Non è una protesta contro un partito o un governo - ha
sottolineato Landini - ma la possibilità di cambiare
direttamente, senza delegare, leggi sbagliate che tutti hanno
approvato negli ultimi venti anni in Italia". Landini ha anche
sottolineato che con l'approvazione dei referendum, "2,5 milioni
di persone che da anni lavorano e pagano le tasse in Italia,
avrebbero finalmente pieno diritto di cittadinanza".
A margine dell'assemblea, Landini è tornato sulla crisi
dell'automotive e, in particolare, di Stellantis: "Chiediamo da
tempo - ha detto- un intervento diretto della presidenza del
Consiglio e di un confronto sulle scelte degli investimenti che
intende fare la multinazionale, ma finora non vi è traccia
alcuna. Siamo nelle condizioni potenziali - ha aggiunto - di
produrre un milione e mezzo di auto l'anno, ma il 2024 si è
chiuso con una produzione al di sotto delle 400 mila unità:
questo determina cassa integrazione e seri problemi per il
futuro. E' il momento di chiedere all'azienda e al gruppo di
fare quegli investimenti che finora non sono stati fatti".
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