Può un 'monologo di una lavatrice'
raccontare storie di vita quotidiana, tra sfruttamento
lavorativo, sessuale e la miseria di una paga ridotta al minimo?
È lo scopo che si propone lo spettacolo 'Candy, memorie di una
lavatrice' di Iris Basilicata, anche interprete e regista, in
scena da sabato 8 marzo alle 20 (replica domenica 9) nel Teatro
Tram di Napoli. Il testo dello spettacolo, evidenziano i
promotori in una nota, "nasce da un'inchiesta che il settimanale
L'Espresso effettuò nel 2014 nelle campagne intorno a Ragusa, in
cui si scoprì che cinquemila braccianti romene vivevano, e
vivono tutt'ora, in condizioni di totale sfruttamento lavorativo
e sessuale. Una storia tutta al femminile sullo sfondo,
apparentemente, circoscritto della campagna ragusana, che prende
vita dalla cronaca e dal libro Oro rosso di Stefania Prandi". Ma
il testo, così come l'inchiesta, è solo una delle fonti che
hanno ispirato lo spettacolo, e che parla di donne in maniera
universale, tracciandone varie tipologie e ritratti.
In un piccolo e polveroso capanno degli attrezzi di una casa
nelle campagne siciliane, Iris Basilicata interpreta una
lavatrice classe A++ dalle fattezze umane di nome Candy, che
studia per diventare la miglior lavatrice d'Italia. La sua vita
viene sconvolta dall'arrivo di Elena, giovane immigrata romena
venuta in Italia con il sogno di una vita migliore. Le due,
essendo l'una unica compagnia per l'altra, diventano grandi
amiche e confidenti. Con modi ironici e talvolta maldestri, la
giovane Candy, tra un ammorbidente e una centrifuga, mostrerà al
pubblico alcuni brandelli della sua monotona vita passata: un
fugace amore con un frigorifero giallo e i pettegolezzi delle
sue ex compagne di negozio. Ma Candy sa di essere molto, molto,
molto di più.
"La particolarità di questo testo - sottolinea Iris
Basilicata - è il punto di vista da cui ho scelto di raccontare
la storia. La protagonista è una lavatrice che parla, si muove,
vive ed esprime le sue idee proprio come fosse un essere umano.
Di solito nei miei testi cerco di essere quanto più aderente
alla realtà possibile, ma far parlare Candy è stata una gran
bella rivelazione".
Attraverso un filtro ironico e, allo stesso tempo, dolceamaro
Candy racconta la vita di Elena e di tutte le altre Elene
nascoste dai padroni nelle campagne, del loro lavoro
ininterrotto nei campi e degli allegri festini agricoli. Per
ottenere la fascia come miglior lavatrice d'Italia le manca
davvero poco. Un piccolo, grande e, al tempo stesso, inesistente
segreto, qualcosa di cui solo lei, nel silenzio delle campagne
ragusane, è a conoscenza. Cosa avrà visto Candy?
Riproduzione riservata © Copyright ANSA