Niente spettacolo allo Stadium, il
big-match tra Juve e Napoli si chiude con uno spento 0-0. E' il
terzo pareggio di fila senza reti per i bianconeri, che dopo il
tris di Champions contro il Psv tornano a non segnare (ma anche
a non subire) e l'astinenza in campionato sale a 270 minuti. Per
gli azzurri è il primo pareggio stagionale: gli ospiti impegnano
Di Gregorio in un paio di occasioni, ma non trovano il guizzo
per la quarta vittoria consecutiva.
Juve-Napoli comincia già nel pre-partita, con l'ovazione
dello Stadium per il ritorno di Szczesny. "Vi ringrazio per i
sette anni di amore che mi avete dimostrato, questa è casa mia e
voi siete la mia famiglia" le parole dell'ex portiere, premiato
dal presidente Ferrero con una targa e una maglietta speciale.
Poi, dopo il commovente minuto di silenzio per Totò Schillaci
rovinato da qualche schiamazzo proveniente dal settore ospiti e
"coperto" dai fischi del resto dello Stadium, la sfida può
cominciare.
Thiago Motta sorprende in difesa: Gatti recupera ma solo per
la panchina, Danilo resta ancora fuori e insieme Bremer,
capitano di giornata, gioca Kalulu, con il giovane Savona a
destra. Conte, invece, fischiato dai suoi ex tifosi, passa alla
difesa a quattro e piazza Politano-Kvaratskhelia alle spalle di
Lukaku. Si vede subito che non sarà una partita facile per
Vlahovic, braccato da Rrahmani e soprattutto da Buongiorno, l'ex
Toro per il quale contro la Juve è una sorta di derby. Le due
squadre, però, si rispettano e giocano più sulla difensiva, così
i due portieri non devono compiere nessun intervento.
Al 36' Meret alza bandiera bianca per un problema muscolare e
al suo posto entra Caprile. Olivera salva su un cross tagliato,
Di Gregorio respinge con qualche incertezza il destro dalla
distanza di McTominay e poi ha un ottimo riflesso sulla
punizione insidiosa di Politano nel recupero. All'intervallo lo
Stadium saluta Tacconi, tornato a vedere la sua Juve dopo aver
superato un aneurisma e un'emorragia cerebrale, e per la ripresa
Thiago Motta sostituisce uno spento Vlahovic con Weah. La prima
occasione è ancora per il Napoli, con Politano che rientra sul
sinistro e per poco non trova la porta.
Al 56' l'italo-brasiliano riceve la prima ammonizione per
proteste: Caprile prende con le mani un pallone toccato in area
da Olivera, per Doveri non è retropassaggio e lo Stadium si
scalda. I bianconeri provano ad alzare la pressione ma
Koopmeiners non inquadra lo specchio, Conte rivoluziona il suo
tridente 72' con Neres, Folorunsho e Simeone per Kvaratskhelia,
Politano e Lukaku. La sfida resta bloccata e i cambi dei due
allenatori non incidono, anche nei quattro minuti di recupero
non succede nulla e il big-match dello Stadium non si accende.
Al termine delle ostilità, Conte fa un giro di campo
(evitando però la curva Sud) per applaudire i suoi ex tifosi e
questa volta riceve il calore del popolo bianconero, il suo
Napoli si ferma a tre vittorie di fila e sale a una lunghezza
dalla vetta. La Juve, invece, mostra ancora solidità difensiva e
continua a non subire gol in campionato, ma trova anche la terza
gara di fila senza reti: per Thiago Motta il bicchiere è pieno
soltanto a metà.
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