"Il 2024 è un anno che in linea
di tendenza sembra essere in leggero peggioramento rispetto agli
anni precedenti. C'è in definitiva certamente una
diversificazione delle attività sulle quali siamo intervenuti
che però ci fa pensare ad un innalzamento del rischio
complessivo nella gestione del partimonio regionale". Lo ha
detto il il procuratore regionale della Corte dei Conti,
Ermenegildo Palma in occasione dell'apertura a Catanzaro
dell'anno giudiziario della Sezione regionale giurisdizionale
regionale.
La relazione di apertura è stata svolta dal presidente
Domenico Guzzi. Alla cerimonia hanno partecipato anche la
presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di
Catanzaro, Vincenza Matacera, la presidente della Sezione
regionale di controllo, Rossella Scerbo, Filippo Vari,
rappresentante del Consiglio di presidenza della Corte dei conti
e la rappresentante dell'Associazione magistrati della Corte dei
conti, consigliere Paola Briguori.
"La Calabria, per esempio, in tema di finanziamenti
comunitari in agricoltura - ha sostenuto Palma - ha raggiunto il
primo posto in classifica in Italia. C'è una particolare
aggressione in un settore pubblico che dovrebbe essere guida e
traino per l'economia regionale. L'ufficio del pubblico
ministero prosegue nella sua attenzione sulla sanità dove
abbiamo iniziato ad evidenziare una serie di aggressioni al
patrimonio legate alla stipula di transazioni, che non sempre
hanno i presupposti per poter essere realizzate. Nella
valutazione rispetto allo scorso anno in merito a cosa è
cambiato possiamo dire che c'è stato un livello maggiore di
attenzione su aspetti importanti della gestione della vita
pubblica ci porta ad avere una preoccupazione maggiore".
Palma ha fatto riferimento alla situazione relativa agli
"impianti di depurazione che non sono gestiti - ha detto - nella
maniera corretta, pur essendo impianti strumentali al turismo,
cioè la vocazione della Calabria. Ci siamo anche occupati - ha
aggiunto - della gestione, raccolta, smaltimento e stoccaggio
dei rifiuti verificando che, negli anni, c'è stata poca
attenzione al problema come dimostrano le condanne delle
gestioni commissariali che hamnno portato al pagamento di lodi
arbitrali per svariate decine di milioni di euro".
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