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A Salerno una rotatoria intitolata ad Elisa Claps

A Salerno una rotatoria intitolata ad Elisa Claps

Il fratello, mancano pezzi di questa storia avvolti nell'ombra

SALERNO, 08 marzo 2025, 14:34

Redazione ANSA

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Salerno ha ricordato oggi Elisa Claps, la sedicenne uccisa a Potenza il 12 settembre 1993. In occasione della Giornata internazionale della donna, si è tenuta la cerimonia di intitolazione della rotatoria del Parco Arbostella alla memoria della giovane studentessa. L'iniziativa è stata fortemente voluta dalla vicesindaca del Comune di Salerno Paky Memoli. Grande la commozione dei familiari presenti: la mamma di Elisa Claps, Filomena Iemma e il fratello Gildo. La cerimonia inaugurale è stata accompagnata dall'esibizione del Coro Pop a Cappella del Conservatorio di Musica di Salerno "Giuseppe Martucci" diretto dal maestro Alessandro Tino.
    "Quello di oggi - ha detto il fratello Gildo - è un momento importante: rappresenta la testimonianza di quanto questa storia abbia lasciato traccia nel Paese. Con Salerno c'è un legame speciale. L'inchiesta fu trasferita all'epoca qui e proprio qui si tennero i processi che poi hanno visto la condanna dell'assassino di Elisa. L'intitolazione di una strada è stata fatta a Potenza soltanto lo scorso anno. Siamo molto felici di questa cerimonia di oggi e lo sono soprattutto per mia madre perché per lei significa tantissimo. La giustizia è arrivata rispetto all'autore del reato. Purtroppo mancano ancora dei pezzi di questa storia che sono ancora avvolti nell'ombra.
    L'augurio è che, in questa storia e in tante altre storie che ci sono in questo Paese, si possa arrivare davvero alla verità piena. Negli ultimi anni - ha aggiunto - sto girando tanto con incontri nelle scuole, nelle università. Dico sempre che non è mai abbastanza parlarne perché purtroppo la cronaca, puntualmente, ci restituisce episodi di violenza nei confronti delle donne. Elisa è stata vittima di un femminicidio a tutti gli effetti di uno stalker che era Danilo Restivo. All'epoca non esisteva il reato di stalking, quindi passi avanti ne sono stati fatti. Tanto ancora c'è da fare e per questo continuiamo a parlarne".
    "Elisa - ha aggiunto commossa la mamma - è a Salerno perché questa città ha adottato Elisa. Non posso dimenticare la dottoressa Rosa Volpe, l'avvocato Scarpetta con i figli Elio e Luca, e poi, ancora, Marco Gallo. Ho avuto tanta vicinanza da Salerno. Ho sempre lottato per trovare la verità, quella vera. E Salerno ha lavorato tanto per questo. La cosa più bella è che il sacrificio di mia figlia non è stato inutile. E' servito a salvare tante bambine, tante persone. Ci sono tante Elisa nel mondo che hanno bisogno di essere ritrovate. Io l'ho ritrovata.
    Ci sono mamme che ancora oggi non possono piangere sul loro corpo. Con la mia lotta sono riuscita ad avere i resti di mia figlia. Ci sono mamme che ancora chiedono di ritrovare i propri figli e questa è la cosa più atroce. Il dolore non si cancella e si supera. Ogni mamma lo sa".
    "Quel del 12 settembre 1993 - ha ricordato la vicesindaca Paky Memoli - è stato commesso un omicidio atroce. Questa iniziativa nasce 14 anni fa, quando, il 17 dicembre 2011, in un convegno sui diritti umani, io incontrai la signora Claps e in un abbraccio con mia madre che oggi non c'è più, ho promesso ad entrambe che avremmo ricordato Elisa perché la città di Salerno ha dato giustizia alla famiglia Claps e soprattutto la pace. Non c'è pace se non c'è giustizia. Questa intitolazione è dedicata ad Elisa e a tutte le donne che subiscono violenza in ogni parte del mondo".
   

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