Da gennaio sono stati registrati oltre 6.800 arrivi via mare, un aumento del 49% rispetto allo stesso periodo del 2024. Lo sottolinea l'Unhcr spiegando che le persone arrivate sulle coste italiane a febbraio sono partite da Libia, Turchia, Tunisia e Algeria. La Libia è stata nel mese considerato il primo Paese di partenza, con circa il 92% di tutti gli arrivi via mare in Italia. Circa l'84% delle persone arrivate a febbraio sono sbarcate a Lampedusa. Altri porti di sbarco includono Crotone, Livorno, Pantelleria, Brindisi, Civitavecchia, Napoli, Portopalo di Capo Passero, Pozzallo, Porto Pino, Sarroch e Petrosino. Da inizio anno, le nazionalità di origine prevalenti sono state: Bangladesh (38%), Pakistan (17%), Siria (10%), Egitto (10%), Eritrea (5%), Etiopia (3%), Tunisia (3%), Algeria (2%), Sudan (2%) e Afghanistan (1%). "Almeno 4 persone - ricorda l'Unhcr - risultano morte per ipotermia o ustioni/inalazione da idrocarburi, in base alle testimonianze raccolte dal nostro staff su due naufragi avvenuti nel mese di febbraio". (ANSAmed).
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