Leoni, residente al Cairo, fonde antiche tecniche con un'"intensa dimensione mistica", è stato ricordato in un testo di invito all'incontro svoltosi il 20 febbraio. Le sue opere, ispirate a versi del Corano, hadith e poesie classiche, reinterpretano la calligrafia araba con "effetti visivi unici", simili a un "Dna irripetibile". Figure e lettere emergono dal papiro come un "universo cromatico", "radicato nella storia e nella spiritualità".
Il percorso artistico di Leoni, maturato in Egitto, ha consolidato una "visione" che integra "tradizioni faraoniche, cristiane e islamiche", facendo della "bellezza" un veicolo di "contemplazione e conoscenza".
La conferenza "Language and Heritage in the Islamic Civilization: Divine Words and Spiritual Ascent", è stata tenuta da Salvaggio analizzando il "legame" tra la "calligrafia" e il "patrimonio arabo-islamico". Salvaggio, docente di "linguistica araba" presso l'Università di Udine, è specializzato nello studio delle "dimensioni simboliche della lingua" nella "cultura islamica", con particolare attenzione alla "concezione sufi del linguaggio", in linea con quanto preannunciato dall'invito.
L'evento ha offerto un'"occasione unica" per esplorare il "rapporto" tra "arte", "spiritualità" e "linguaggio", attraverso l'"esperienza" di due "esperti del settore". Dopo uno svoltosi il 9 gennaio, questo è il secondo appuntamento del ciclo sui "bagliori di bellezza".
Leoni ha esposto per la prima volta una calligrafia che riporta la prima frase dello storico documento sulla "Fratellanza umana" firmato ad Abu Dhabi nel 2019 da Papa Francesco con il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad al-Tayyib.
Nell'opera, oltre alla calligrafia, sono raffigurate due colombe che si scambiano un ramo di olivo in segno di pace e fratellanza universale.
L'artista calligrafa, che attualmente divide il suo tempo tra Egitto e Italia, ha vissuto in diversi paesi dove ha esposto opere in mostre personali e collettive. Una sua biografia ricorda che, con studi a Londra e Milano, Leoni nel 2019 ha ottenuto il Diploma nell'Arte della Calligrafia Araba e degli Ornamenti presso l'Accademia "Khalil Agha" al Cairo, diventando la prima artista europea a ricevere questo titolo nella storia dell'istituzione egiziana.
Già l'anno prima era stata tra gli ospiti d'onore della Biennale Internazionale di Calligrafia Araba al Cairo esponendo tre opere, mentre nel 2022 e nel 2024 ha potuto esporne dieci alla Biennale di Calligrafia di Sharjah. L'artista riferisce che il suo lavoro inizia solitamente da un grande foglio di papiro, che viene poi trattato con la tecnica del "marbling". (ANSAmed).
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