All'inaugurazione della mostra, che si è svolta ieri sera presso il Palais de la Culture Moufdi Zakaria della capitale algerina, hanno preso parte l'ambasciatore italiano in Algeria, Alberto Cutillo; il direttore dell'Ufficio Ice di Algeri, Maurizio Motta; la direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura, Antonia Grande; il designer Mario Trimarchi, curatore dell'iniziativa; e il direttore del museo Adi Design, Andrea Cancellato. Presenti anche numerosi esponenti del mondo culturale algerino. "Questa mostra riunisce le opere di 17 designer italiani sotto il titolo 'The New Poetic Activism - Il design italiano alla ricerca degli oggetti inevitabili'", ha dichiarato l'ambasciatore italiano in Algeria, Alberto Cutillo, nel suo discorso di apertura.
"Dopo l'esposizione dello scorso anno all'Adi Design Museo di Milano, sono molto felice di accogliere 'The New Poetic Activism' per la prima volta all'estero, qui in Algeria, a conferma di un periodo di intensa cooperazione tra Italia e Algeria", ha aggiunto.
Per il diplomatico italiano, i due Paesi "sono stati in grado di costruire legami solidi e duraturi in un'ampia gamma di settori fin dall'indipendenza dell'Algeria", ma negli ultimi anni queste relazioni "hanno ricevuto un impulso ancora maggiore, come testimoniano le numerose visite ufficiali che hanno avuto luogo".
"Questa mostra è il frutto di un impegno da parte del Sistema Paese, cioè di tutti gli attori che compongono il sistema Italia in Algeria, dell'ambasciata, dell'Agenzia italiana per il commercio estero, dell'Istituto italiano di cultura e della scuola Roma, che stanno lavorando insieme ai partner algerini per continuare a migliorare le relazioni tra i nostri due Paesi, tra i nostri due popoli uniti da un mare comune e da un passato comune", ha aggiunto. The new poetic activism, ha spiegato il capo della missione diplomatica, "è una mostra che mira a incoraggiare le persone a pensare a modi di vivere migliori che valorizzino la differenza e che possano migliorare le condizioni di accesso al benessere mentale in casa e nella vita".
"La mostra mira a raccontare la storica collaborazione tra creatività e industria che caratterizza il Made In Italy, attraverso le testimonianze di 17 designer italiani che, spesso indipendenti da logiche commerciali, esplorano nuove poetiche espressive", ha detto ancora.
In un mondo in cui la sovrapproduzione è una preoccupazione importante, spiega l'ambasciatore Cutillo, "la mostra ci invita a riflettere su oggetti che non simboleggiano il consumismo, ma che dovrebbero invece essere fonte di calma e serenità nella vita quotidiana".
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