"L'opportunismo politico e gli obiettivi economici troppo spesso portano ad autorizzare i trasferimenti di armi quando ci sono rischi reali che ciò contribuisca a violare il diritto internazionale" umanitario. Tra gli esempi, le armi inviate alle giunta birmana, a Israele e alle parti in conflitto in Sudan, Sud Sudan e Yemen.
In un rapporto sul tema, presentato dal rappresentante Onu, si cita anche il recente caso dei Paesi Bassi che hanno esportato parti e componenti dell'F-35 in Israele. "Il governo si è basato su considerazioni di politica estera o di sicurezza integrate, compreso l'interesse a mantenere buone relazioni con gli Stati alleati, e ha deciso che questi aspetti superavano i rischi di violazioni del diritto internazionale umanitario", ha sottolineato.
"Gli Stati e il settore privato devono fare di più per prevenire, affrontare e mitigare l'impatto negativo dei trasferimenti di armi", ha sostenuto l'Alto Commissario. "Per affrontare questi problemi sistemici, i trasferimenti di armi dovrebbero essere soggetti a un maggiore monitoraggio e una maggiore responsabilità", ha concluso. (ANSAmed).
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