ROMA - Sharjah ospiterà a novembre la 26a edizione del Festival delle arti islamiche. L'evento si svolge sotto il patrocinio dello sceicco Sultan bin Mohammed Al Qasimi, membro del Consiglio supremo e sovrano di Sharjah. Il tema di quest'anno, 'Siraj'(lampada), rappresenta la luce e il suo simbolismo artistico. Il festival mostrerà come l'arte islamica funga da ponte culturale preservando al contempo la sua ricca storia.
Mohammed Ibrahim Al-Qasir, direttore del Dipartimento per gli affari culturali di Sharjah e direttore del Festival, ha sottolineato la crescente influenza globale del festival. Dal suo lancio nel 1998, l'evento si è evoluto in una piattaforma internazionale che celebra il patrimonio artistico islamico.
Il forte impegno di Sharjah per le arti, scrivono i media emiratini, ha contribuito al successo del festival. Nel corso degli anni, ha attratto artisti da tutto il mondo, promuovendo lo scambio culturale e l'espressione creativa. Il festival mette in risalto le tradizioni islamiche incoraggiando al contempo interpretazioni moderne.
Il tema 'Siraj' va oltre la luce fisica. Simboleggia l'illuminazione intellettuale, la creatività e la profondità spirituale. Il comitato inviterà presto artisti da tutto il mondo a presentare opere in linea con questo concetto. Ogni presentazione sarà valutata in base alla sua rappresentazione artistica della luce, sia come elemento tangibile che simbolico.
Preservando il patrimonio artistico islamico e abbracciando l'innovazione, il festival continua a ispirare le nuove generazioni. Garantisce che l'arte islamica rimanga una forma di espressione culturale vibrante e in continua evoluzione.
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