(ANSAmed) - ROMA, 10 MAR - "L'Unicef è profondamente
allarmata per la recente ondata di violenza nelle zone costiere
della Siria, che, secondo le notizie, ha causato la morte di
almeno 13 bambini, tra cui un neonato di sei mesi. L'escalation
avrebbe inoltre causato ulteriori vittime e feriti tra i civili,
lo sfollamento di migliaia di famiglie e danni alle
infrastrutture fondamentali". Lo afferma il direttore regionale
Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, Edouard Beigbeder
L'Unicef fa eco all'appello del segretario generale delle
Nazioni Unite alla moderazione per evitare ulteriori perdite di
vite umane. "Esortiamo tutte le parti a cessare immediatamente
le ostilità e a rispettare pienamente gli obblighi derivanti dal
diritto internazionale umanitario e dal diritto internazionale
dei diritti umani - prosegue Beigbeder. È indispensabile
adottare tutte le misure possibili per proteggere i civili,
soprattutto i bambini, e salvaguardare le infrastrutture civili
essenziali, come gli ospedali. Le violenze in corso evidenziano
l'urgente necessità di rispettare queste leggi e di garantire
agli operatori umanitari un accesso rapido, sicuro e senza
ostacoli per fornire servizi salvavita alle persone colpite dai
combattimenti".
L'Unicef chiede a tutte le parti di dare "priorità alla
riconciliazione e di impegnarsi per una transizione politica
pacifica, assicurando che i bambini siriani possano
sopravvivere, prosperare e raggiungere il loro pieno potenziale.
I bambini siriani hanno sofferto abbastanza. Hanno il diritto di
vivere in pace e di sperare in un futuro migliore". (ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA