L'iniziativa punta su due direttrici principali: il rafforzamento delle relazioni bilaterali e la creazione di un Patto per il Mediterraneo, un quadro regionale che mira a promuovere l'integrazione tra le due sponde. L'Egitto, che ha già un partenariato strategico con l'Ue, resta al centro di questa strategia, con un focus sull'attuazione delle sei aree prioritarie concordate. L'Unione sta avviando consultazioni con i Paesi della regione per garantire che il patto sia frutto di un consenso condiviso, senza imporre soluzioni predefinite.
La nuova strategia europea assume maggiore rilievo in un contesto globale sempre più frammentato. Dopo l'invasione russa dell'Ucraina, la stabilità internazionale è stata messa a dura prova e l'Ue ha dovuto adattare il proprio approccio alla politica estera. L'obiettivo è passare da un modello regolatorio a uno più attivo, capace di rispondere alle sfide della sicurezza e dell'integrazione economica.
Nel quadro di questa nuova impostazione, i temi della migrazione e della sicurezza marittima assumono un ruolo centrale. L'Ue ha già inviato una missione per garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso, segnalando una posizione chiara contro le minacce dei ribelli Houthi. Per quanto riguarda la migrazione, il partenariato con l'Egitto comprende misure per lo sviluppo economico, il controllo delle frontiere e la lotta al traffico di esseri umani, oltre a percorsi legali di migrazione.
Roma è un "partner importante" in questo contesto e contribuisce attivamente alle iniziative europee nel Mediterraneo, con un'attenzione particolare alla sicurezza e alla crescita economica: questo un altro dei messaggi che l'Ue sta facendo arrivare al Cairo. (ANSAmed).
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