ROMA - L'Università della Giordania ha inaugurato il primo forum arabo sulla scarsità d'acqua e la sua gestione nelle regioni aride e semi-aride, dal titolo 'Innovazione per la gestione sostenibile dell'acqua'. L'evento, organizzato dalla Facoltà di Agraria in collaborazione con l'Organizzazione Educativa, Culturale e Scientifica della Lega Araba e il Comitato Nazionale dell'Istituto giordano per l'Educazione, la Cultura e la Scienza, mira a promuovere un dialogo sulle esperienze di gestione dell'acqua nel mondo arabo e a livello globale in condizioni di scarsità, migliorando l'efficienza idrica per garantire un prelievo e una fornitura sostenibili di acqua dolce, riducendo il numero di individui colpiti dalla carenza idrica entro il 2030.
Nazir Obaidat, presidente dell'Università, ha sottolineato l'importanza di migliorare le pratiche di gestione dell'acqua, di istituire norme per il suo utilizzo e di investire nelle infrastrutture necessarie, coinvolgendo le parti interessate di vari settori e livelli di governance. Sottolineando il ruolo centrale dell'acqua nell'adattamento ai cambiamenti climatici, Obaidat ha ricordato l'interconnessione tra acqua, cibo, energia e ambiente, ribadendo l'urgenza di una collaborazione tra governi, imprese, associazioni e agenzie ambientali per spezzare il ciclo di pericolo, sete e fame, garantendo il benessere delle generazioni presenti e future, scrive l'agenzia Petra.
Secondo Muhammad Abu Darwish, direttore del Dipartimento di Scienza e Ricerca Scientifica, la scarsità d'acqua èa la sfida principale per la stabilità sociale, economica e ambientale della regione araba. Ha quindi sottolineato che 19 dei 22 Paesi arabi devono far fronte alla scarsità d'acqua. In base a un recente rapporto delle Nazioni Unite, quasi 50 milioni di persone non hanno accesso all'acqua potabile di base nel mondo arabo.
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